SPETTACOLO
Comunicato Stampa

Now you see me – I maghi del crimine

12/08/13

Regia: Louis Leterrier. Interpreti: Mark Ruffalo, Morgan Freeman, Jesse Eisenberg, Isla Fisher, Mélanie Laurent, Michael Caine, Woody Harrelson, Dave Franco.

Sebbene l’intreccio sia distante dal genere giallo, malgrado il titolo in italiano “I maghi del crimine” possa indurre a supporlo, la tessitura su cui è strutturata la narrazione della storia coincide con quei principi e con quegli elementi costitutivi la suddetta forma di racconto: non v’è infatti presenza di un omicidio in base al quale viene conseguentemente elaborata una storia dell’inchiesta, ma ugualmente lo spettatore viene posto dinanzi ad un problema, chiedendogli di coinvolgersi pensando ai collegamenti tra gli eventi, e che, come il meccanismo ad enigma, rivelerà un finale a sorpresa; il principio di causa ed effetto viene proposto di frequente come uno schema di domanda e risposta, che incoraggia la partecipazione dello spettatore; v’è la presenza di vari personaggi protagonisti legati all’intreccio, i quali nascondono dietro la loro apparente semplicità un lato oscuro che si manifesta inaspettatamente e che rappresenta la vera sorpresa del racconto; la scelta della loro configurazione, inoltre, verte sulla possibilità di impiantare il dubbio su ognuno di essi poiché tutti potenzialmente “colpevoli”; v’è la suggestione, in questo caso, creata dal fantastico spettacolo della magia e dall’abilità con cui è resa, a condurre su falsi presupposti dato che il fascino del mistero si basa soprattutto sulle fantasie che riesce ad evocare, non sulle perplessità che desta. Se l’”attrazione” è ben costruita, sospende momentaneamente la logica, riempiendoci di uno stupore infantile, e quando una spiegazione semplice distrugge quello stupore, ci rendiamo conto di quanto facilmente ci lasciamo ingannare. “Più vicini sarete, in realtà, meno vedrete”, è la regola con cui ammonisce i suoi spettatori, uno dei quattro illusionisti che nel prologo vengono presentati ciascuno nella sua specificità artistica per la quale vengono scelti e reclutati per una misteriosa missione da un altrettanto enigmatico personaggio. Insieme si esibiscono nei teatri divenendo noti, non solo al pubblico che li apprezza, per la loro peculiare caratteristica: spettacolarizzano colpi in banca o derubano sotto il suo naso il loro facoltoso agente (Michael Caine), per donare il ricavato ai presenti in sala, per questo la popolarità che li tocca non rimane ignota anche all’ FBI nelle cui fila spicca il poliziotto interpretato da Mark Ruffalo, cui viene affiancata un’agente francese dell’ Interpol (Mélanie Laurent), quale ansioso quanto tenace antagonista dei quattro prestigiatori. La sua funzione nel testo ricorda quella del famoso tenente Colombo della serie televisiva americana che, dietro l’apparente goffaggine e falsa inettitudine cela la sua maschera, che indossa per non creare la diffidenza di coloro per i quali sta invece costruendo la trappola. Nonostante la ferma e costante rincorsa nel tentativo di precedere le loro mosse, però, il poliziotto puntualmente viene preceduto, cosicchè l’”identificazione dell’intelletto del ragionatore con quello del suo avversario”, indispensabile connotazione presente nel modello narrativo del whodunit? (chi lo ha fatto?) anglosassone, che porta gli infallibili detectives alle lucide spiegazioni dei casi, in tale occasione non sembra essere efficace. L’intricato gioco dona al finale una spiegazione, anche se l’epilogo contempla la strategia di una storia serializzata poiché viene lasciato in sospeso col cosiddetto cliffhanger (che succede dopo?), come ad indicare una continuità, e creare aspettative. Un’illusione verosimile all’interno di una finzione della realtà possibile, una sorta di “teatro nel teatro” pirandelliano, nella cui rappresentazione è necessaria, per essere credibile, la “presenza”ed esperienza dello spettatore. Indispensabile in tale contesto narrativo con un meccanismo di domanda e risposta, è il processo di visualizzazione, ossia il montaggio, dato che la struttura su cui poggia la sua logica controlla l’ordine con cui vengono fornite le informazioni al pubblico, quindi la presentazione dei collegamenti che modellano la trama in base a cui determinare cosa esso sa e quando lo sa.

Maria Cristina Ermini



Licenza di distribuzione:
INFORMAZIONI SULLA PUBBLICAZIONE
Italia Libera e Attiva
Responsabile account:
Corinna Lucianelli (Responsabile pubblicazioni)
Contatti e maggiori informazioni
Vedi altre pubblicazioni di questo utente
RSS di questo utente
© Pensi che questo testo violi qualche norma sul copyright, contenga abusi di qualche tipo? Contatta il responsabile o Leggi come procedere