ARTE E CULTURA
Comunicato Stampa

Nuove pagine di storia sul Lago di Cavazzo / Tre Comuni (UD)

23/09/15

Già nel 1921 era previsto di utilizzare il Lago per l'attuazione di progetti idroelettrici. Una ricostruzione sulla base di documenti dimenticati

FotoIn questi ultimi anni si è discusso molto della situazione del più vasto lago naturale del Friuli Venezia Giulia, quello di Cavazzo (detto anche dei Tre Comuni), le cui condizioni sono state radicalmente mutate dai lavori idroelettrici degli anni '50 del '900. E' stato avviato anche un percorso di ricerca (seguito anche dal Centro di Documentazione di Trasaghis) sui precedenti storici di questa situazione, che ha radici molto lontane. Grazie alla segnalazione di Mario Trippari, per esempio, è stato possibile ricostruire una pagina quasi dimenticata di storia del lago, con i progetti di utilizzazione idroelettrica delle acque elaborati all'inizio degli anni '20 del Novecento. E' sorprendente come diverse tematiche siano ancora attuali, essendosi riproposti più volte negli anni successivi (vedi l'utilizzo delle acque richiesto dal Consorzio Ledra Tagliamento).
Alla fine della prima guerra mondiale l'E.F.I.F. (Ente Forze Idrauliche del Friuli) elaborò diversi progetti riguardanti anche il lago: "In uno studio del dott. Gualtiero Valentinis, pubblicato nel 1921, una cartina illustrava esaurientemente un ambizioso progetto di impianti idroelettrici con prese sul Tagliamento e sul Novarza (con centrale ad Ampezzo) sul Degano sotto Ovaro (con centrale a Villa Santina), ed ancora sul Tagliamento a Villa Santina e a sud di Tolmezzo, per alimentare una grande centrale da costruirsi a Somplago. Le acque dovevano successivamente finire nel Lago di Cavazzo, per poi esser dirottate nuovamente al Tagliamento, nella zona di Trasaghis" (G. COLA, Cento anni di opere pubbliche in Friuli, Del Bianco ed., Udine 1967, p. 102). Nella pubblicazione esemplificativa che accompagnava il progetto (Amministrazione Provinciale di Udine, Le derivazioni nel bacino dell'Alto Tagliamento e l'Ente "Forze Idrauliche del Friuli", Del Bianco, Udine 1921) si sottolineava la possibilità di dare corso a due varianti, con la realizzazione di una centrale a Somplago oppure a Bordano; nell'uno o nell'altro caso, veniva espressamente contemplata la costante fornitura, al termine del processo, di una costante e consistente quantità d'acqua, venendo incontro quindi alle obiezioni suscitate all'epoca della presentazione del primo progetto.
I progetti degli anni '20 non trovarono poi attuazione, ma fornirono sicuramente elementi per la progettazione futura della Società Adriatica di Elettricità (S.A.D.E.) che negli anni '40 e '50 portarono alla realizzazione degli Impianti del Tagliamento, che tanta discussione avrebbero poi provocato in merito alle conseguenze ambientali per le vallate fluviali della Carnia e per il Lago di Cavazzo / Tre Comuni.

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