SALUTE e MEDICINA
Comunicato Stampa

Nuove tecniche di lifting urogenitale per 5 milioni di italiane colpite da prolasso e incontinenza urinaria

Prolasso e incontinenza urinaria ,conseguenze dirette di gravidanze , parti e menopausa che riguardano in Italia 5 milioni di donne over 40 si possono ora risolvere grazie a nuove tecniche di lifting urogenitale. Le innovative metodiche mininvasive si avvalgono di una speciale rete che sostituisce il supporto danneggiato del pavimento pelvico risollevando gli organi genitali utero- vescica e retto prolassati. I nuovi interventi ,rimborsati dal Ssn (gratuiti per le pazienti ), sono già ampiamente adottati dall’uro-ginecologia del San Carlo di Nancy di Roma tra i centri di eccellenza in Italia per il trattamento chirurgico del prolasso e dell’incontinenza

Dall’ Urologia Ginecologica dell’Ospedale San Carlo di Nancy – IDI – di Roma nuove tecniche chirurgiche di lifting uro-genitale risolvono prolasso genitale e incontinenza urinaria che colpiscono circa 5 milioni di italiane over 40.
“Gravidanze, parti e menopausa”, dice il professor Mauro Cervigni, responsabile dell'Unità Operativa di Urologia ginecologica dell'ospedale San Carlo di Nancy - IDI - Roma ,”sono momenti chiave nella vita della donna che possono causare il prolasso urogenitale e l’incontinenza urinaria . Disturbi che colpiscono circa 5 milioni di italiane over 40, ma che restano ancora un 'tabù. Gli ultimi progressi della chirurgica minivasiva puntano su nuove tecniche di lifting urogenitale, approdate recentemente nel nostro Paese che si effettuano a carico del sistema sanitario nazionale , e cioè gratis per la paziente. Il prolasso genitale consiste nell’abbassamento dalla sede naturale e talvolta fuori dall'introito vaginale di una o più strutture pelviche - utero , vescica e retto - e spesso si associa all’incontinenza urinaria. L’ultima metodica di lifting genitale per il trattamento risolutivo del prolasso si chiama Elevate e si avvale di una speciale rete in polipropilene che, inserita con microstrumenti attraverso la vagina, sostituisce il supporto originario danneggiato del pavimento pelvico (l’insieme di muscoli e legamenti che sostiene gli organi genitali) con un’efficacia del 90%. Rispetto agli interventi invasivi tradizionali spesso associati all’asportazione dell’utero - l’isterectomia- e gravati da recidive nel 20 – 30% dei casi (1 donna su 5 ripresenta il problema e deve subire un altro intervento ) la nuova tecnica consente di non asportare sempre l’utero quando questo è sano evitando così l’insorgere di problemi psicologici legati alla privazione di un organo collegato alla maternità e all’ identità femminile , hanno un basso rischio di recidive - 4%- e si possono effettuare in anestesia spinale consentendo così una rapida ripresa”. Elevate, è già ampiamente in uso presso l’urologia ginecologica del San Carlo di Nancy – IDI- di Roma che è tra i centri di eccellenza in Italia per il trattamento del prolasso e dell’incontinenza femminile.
“Le nuove metodiche chirurgiche mininvasive per l’incontinenza urinaria”, spiega il professor Cervigni, “si chiamano Monarc e Miniarc e consistono nell’applicazione sempre per via vaginale di sling sottouretrale - una benderella in polipropilene (simile a quella usata nel prolasso) che posta sotto l’uretra ristabilisce il suo corretto funzionamento con il ripristino della normale continenza. I vantaggi delle nuove tecniche rispetto ai vecchi interventi invasivi sono l'efficacia del 90%, la brevità degli interventi (20 - 30 minuti ) che si effettuano in day hospital con anestesia locale o loco regionale e il breve tempo di recupero con un ritorno alle normali attività entro una settimana. Nonostante la diffusione del prolasso e dell’incontinenza e le loro pesanti ripercussioni sulla qualità di vita (con ansia, depressione, isolamento) , i rapporti sociali, l'intesa di coppia e la sessualità, solo una minoranza di donne si rivolge al medico mentre le altre si rassegnano peggiorando i disturbi. Invece queste patologie possono oggi essere risolte definitivamente con le nuove ma collaudate tecniche chirurgiche di lifting uro-genitale disponibili oltre all’unità di urologia ginecologica del San Carlo di Nancy - IDI - di Roma in molti altri ospedali della penisola a totale carico del Sistema Sanitario Nazionale e cioè gratuite per la paziente”.
L’Unità Operativa di Urologia ginecologica dell'Ospedale San Carlo di Nancy - IDI - Roma con 600 interventi di uro- ginecologia, 3mila visite l’anno, e 1.000 esami urodinamici e strumentali è tra i centri di eccellenza in Italia per il trattamento del prolasso e dell’ incontinenza urinaria ed è anche centro di riferimento per il trattamento del dolore pelvico cronico e della cistite interstiziale.
Per informazioni:
Md Health Consulting
Antonella Marchitto tel . 02 48015241 - 335 / 6230803
Franco Di Liello tel . 02 48015241 - 340 / 4154660
Per informazioni :Professor Mauro Cervigni Osp. S. Carlo Nancy -IDI- tel. 06 3970 6394 Cellulare 335- 8354903 e mail : m.cervigni@idi.it

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