OPLAS DIANDL alla sala Gustav Mahler di Dobbiaco/Toblach per il Dolomites Festival
"strömen", il "fluire" del suono, degli strumenti e delle tradizioni delle Dolomiti e oltre.
«strömen» (fluire), alla sala Gustav Mahler di Dobbiaco/Toblach per il Dolomites Festival, con gli OPLAS DIANDL, un quintetto di musicisti dell’Alto Adige e del Vorarlberg, in ricerca, da oltre 15 anni, del suono, degli strumenti e delle tradizioni delle Dolomiti.
Mit Dir Bei Mir (Con te con me), In die Berg bin i gearn, Af der Olm do gibs Absinth, Honde;n-da, da, Es braut sich wos zomm am, Reschen um zwölfe, LiebesLebenLied: suoni, ballate e danze che "fluiscono" libere, proposte con l'empatia con la musica che scorre fuori e dentro tutti noi, con la passione per la parola ed il racconto in immagini, ispirata via via dal "cantore" del gruppo, Matthias Härtel.
L'ambiente che stimola la musica e ne riceve stimoli di nostalgia, con Veronika Egger ispiratrice e con la passione e la cura dei suoni di Thomas Lamprecht, Markus Prieth e Jan Langer.
Merito del gruppo anche quello di aver ripreso l'uso di antichi e tradizionali strumenti come la nyckelharpa, uno strumento musicale ad arco tipico della tradizione nordeuropea, in qualche modo simile alla viola d'amore a chiave, già in uso nel Medioevo con differenti forme e che viene suonato in Europa continentale (anche in Italia) a partire dal XIV secolo fino alla metà del XVI.
Queste musiche tradizionali delle Dolomiti sono fluite, appunto, ovunque nel mondo, hanno lasciato e ricevuto segni e immagini nella musica popolare come in quella colta.
Una empatia che ha segnato la ricerca dei suoni e delle immagini di artisti come Leonard Cohen in America e Canada, Angelo Braduardi in Italia e tanti altri nel mondo, noti o meno noti.
OPAS DIANDL
«strömen» (fluire)
Veronika Egger violino, viola da gamba, canto
Matthias Härtel contrabbasso, nyckelharpa, canto
Thomas Lamprecht chitarra, canto
Markus Prieth;
Raffele, viola, banjo, canto
Jan Langer percussioni.