Ordine Ecumenico Ospedaliero di San Giovanni - Autismo e Alzheimer in Italia e nel mondo
L'Autismo e l'Alzheimer sono due condizioni complesse e distinte che hanno un impatto significativo sulla salute globale. Di seguito è riportato un aggiornamento sullo stato dell'arte riguardo a queste condizioni in Italia e nel mondo, con un focus sulle ultime ricerche, trattamenti e politiche. L'Ordine Ecumenico Ospedaliero di San Giovanni - Ecumenical Hospitaller Order of St. John, potrebbe svolgere un ruolo significativo nel supporto alle persone con autismo e Alzheimer, sia in Italia che a livello internazionale, grazie alla sua missione storica di assistenza e cura.
L'Autismo, è un disturbo del neurosviluppo caratterizzato da difficoltà nella comunicazione, interazione sociale e comportamenti ripetitivi. Si stima che 1 bambino su 100 sia affetto da autismo (fonte: OMS). In Italia, si stima che ci siano circa 500.000 persone con Autismo. Le ricerche si concentrano su genetica, neuroscienze e interventi precoci. Studi recenti hanno identificato diversi geni associati all'autismo, ma la sua eziologia rimane complessa e multifattoriale. Gli interventi comportamentali (es. ABA - Applied Behavior Analysis) e terapie educative sono i più utilizzati. In Italia, il Sistema Sanitario Nazionale offre percorsi diagnostici e terapeutici, ma l'accesso ai servizi varia tra le regioni. L'uso di tecnologie assistive, come app e robotica, sta crescendo per supportare l'apprendimento e la comunicazione. La Legge 134/2015 ("Disposizioni in materia di diagnosi, cura e abilitazione delle persone con disturbi dello spettro autistico") promuove l'inclusione e il supporto. Tuttavia, persistono criticità nell'accesso ai servizi e nella formazione degli operatori. Paesi come gli Stati Uniti e il Regno Unito hanno programmi nazionali per l'autismo, con finanziamenti per la ricerca e servizi di supporto.
L'Alzheimer, è invece una malattia neurodegenerativa progressiva che colpisce la memoria, il pensiero e il comportamento ed è la forma più comune di demenza. A livello globale, si stima che 50 milioni di persone vivano con demenza, di cui il 60-70% è affetto da Alzheimer. In Italia, si stima che ci siano circa 1,2 milioni di persone con demenza, le ricerche si concentrano su biomarcatori, terapie farmacologiche e interventi non farmacologici. Recenti studi hanno esplorato il ruolo dell'infiammazione e della proteina tau nella progressione della malattia. Attualmente, non esiste una cura per l'Alzheimer, i farmaci disponibili alleviano i sintomi ma non fermano la progressione, e nuove terapie, come gli anticorpi monoclonali, sono in fase di sperimentazione. L'attenzione è rivolta a stili di vita sani (es. dieta mediterranea, esercizio fisico) per ridurre il rischio di demenza. In Italia, Il Piano Nazionale Demenze (2014) promuove la diagnosi precoce, il supporto ai caregiver e la ricerca, tuttavia, l'accesso ai servizi e il supporto ai familiari rimangono sfide significative.
L'OMS ha adottato un Piano d'Azione Globale sulla Demenza (2017-2025) per migliorare la diagnosi, il trattamento e la ricerca. Paesi come il Giappone e la Germania hanno implementato politiche nazionali per affrontare la crescente incidenza della demenza. L'Ordine Ecumenico Ospedaliero di San Giovanni - Ecumenical Hospitaller Order of St. John, potrebbe svolgere un ruolo significativo nel supporto alle persone con Autismo e Alzheimer, sia in Italia che a livello internazionale, grazie alla sua missione storica di assistenza e cura.
In conclusione, per l'Autismo vi sono progressi nella ricerca genetica e negli interventi precoci, ma persistono disuguaglianze nell'accesso ai servizi e necessitano urgentemente di terapie efficaci e di politiche di supporto per i pazienti e i caregiver, entrambe le condizioni richiedono un approccio multidisciplinare, investimenti nella ricerca e politiche inclusive per migliorare la qualità della vita delle persone affette e delle loro famiglie. L'Ordine Ecumenico Ospedaliero di San Giovanni - Ecumenical Hospitaller Order of St. John, ha il potenziale per diventare un punto di riferimento nel supporto alle persone con autismo e Alzheimer, attraverso progetti per servizi sanitari, supporto alle famiglie, inclusione sociale e progetti transnazionali, l'Ordine potrebbe cosi contribuire significativamente a migliorare la qualità della vita delle persone affette da queste condizioni e delle loro famiglie.
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