Pandolfini Spotlight per Design Week 2023
Una selezione di arredi e oggetti scelti tra grandi rarità e realizzazioni di altissima qualità di alcuni dei nomi che hanno fatto la storia del design italiano e internazionale e di quelle aziende che ne hanno supportato e promosso la realizzazione.
In concomitanza con Design Week 2023, l’evento che celebra Milano capitale del design internazionale, Pandolfini si presenta a Milano dal 20 al 23 aprile nella sede di via Manzoni 45 con Design Spotlight: una selezione di arredi e oggetti scelti tra grandi rarità e realizzazioni di altissima qualità di alcuni dei nomi che hanno fatto la storia del design italiano e internazionale e di quelle aziende che ne hanno supportato e promosso la realizzazione.
In omaggio a Milano si parte con Paolo Buffa, per quattro decadi, dagli anni ’30 ai ’70, protagonista tra gli architetti milanesi che hanno fatto dello stile italiano un culto internazionale intramontabile, anni attraverso i quali Buffa ha collaborato e realizzato arredi con i migliori mobilieri della zona di Cantù. Un lavoro, il suo che nel corso del XX secolo si mantiene al passo con i tempi senza mai abbandonare l’eleganza, la qualità e il rigore nella realizzazione, buon esempio sono gli arredi di un’intera stanza realizzata da Mosè Turri nel 1944: un mobile contenitore, un tavolo, 6 sedie e un mobile a 6 cassetti, dalla linea estremamente elegante e pulita, abbellita da un motivo geometrico.
Iconiche sono una straordinaria scrivania con la relativa poltroncina realizzate da Gio Ponti negli anni ’30, capolavori di eccezionale valore storico nel percorso di un nome che ormai risiede a ragione tra i vertici delle figure che hanno fatto del design italiano un punto di riferimento internazionale.
A Design Spotlight anche Ettore Sottsass con uno dei pochi Superbox realizzati, un set di 8 sedie modello S12 progettate nel 1956 per Poltronova, un inedito divano Maragià e una libreria Liana creata in soli 10 esemplari da Meccani.
Architetto, designer, pittore, fotografo, scrittore, ma soprattutto voce di una rivoluzione culturale nella creazione del prodotto. Nella sua produzione si trova l’oggetto pensato per la realizzazione su grandissima scala e il pezzo unico, o quasi, pensato come la materializzazione di un pensiero al limite
della funzionalità.
E si prosegue con Alessandro Mendini e la sua Poltrona Prosut realizzata a mano e firmata dallo stesso designer nel 1998, un pezzo iconico entrato nell’immaginario collettivo come esempio dell’incontro tra arte e disegno industriale, per arrivare alle poltrone monumentali disegnate da Gaetano Pesce e realizzate da Meritalia, Senza Fine Unica, troni realizzati da un unico nastro di pvc policromo avvolto su se stesso fino a divenire strutturale.
Un filo ideale che attraversa la splendida stagione del design italiano e milanese in particolare, un filo che non si ferma qui e prosegue con altre splendide creazioni, alcune esposte nei giorni del fuori salone, e tutte proposte nell’asta fiorentina del 9 maggio, tra queste: una rara lampada Iride di Ico e Luisa Parisi e una rara di Julio Le Par, alcuni arredi di Mario Ceroli, e poi Scarpa, Venini, Seguso, Buffa, Borsani Mangiarotti, Gambone e Salvetti.
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