Parzialmente annullato dal TAR il calendario venatorio della Liguria della scorsa stagione 2013/14
Munizioni al piombo nella caccia agli ungulati, caccia ai migratori e alllenamento cani da caccia oggetto delle censure dei giudici amministrativi.
Con sentenza n. 772 depositata nella serata del 16 maggio , su ricorso di Lega Abolizione Caccia, VAS e WWF,
http://www.giustizia-amministrativa.it/DocumentiGA/Genova/Sezione%202/2013/201300912/Provvedimenti/201400772_01.XML
il TAR Liguria ha emesso il proprio pronunciamento di merito, in relazione al complicato contenzioso sulle regole regionali
della scorsa stagione di caccia 2013/14 (che aveva visto anche alcune settimane di sospensione dell'attività venatoria in Liguria a ottobre e novembre 2013)
Dal pronunciamento del TAR:
"In conclusione, il ricorso introduttivo è parzialmente fondato e, per l'effetto, l'impugnato calendario venatorio 2013/2014 deve essere annullato nelle parti in cui:
a) include il porciglione fra le specie cacciabili, anche ai fini della determinazione del carniere massimo giornaliero e stagionale;
b) prevede due giornate aggiuntive di caccia nei mesi di ottobre e novembre per la generalità delle specie e non solo per quelle indicate dall'ISPRA (Ist. Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) ;
c) consente l'allenamento dei cani a partire dal 15 agosto, anziché dai primi di settembre;
d) non prevede il divieto di utilizzo di munizioni contenenti piombo per la caccia agli ungulati e nelle zone umide. "
Purtroppo si riproporrà anche quest'anno il problema di una Regione Liguria che non vuole prendere atto delle censure della magistratura amministrativa,
avendo anche per la prossima stagione previsto il disturbo della fauna selvatica in periodo estivo attraverso l'allenamento anticipato dei cani da caccia, o l'uso di munizionamento con metallo tossico che compromette la qualità delle carni di ungulati come capriolo, daino e cinghiale (tramite la presenza di frammenti di proiettili di piombo) consumate e commercializzate , come attestato da approfondite ricerche scientifiche.
Non c'è perggior sordo di chi non vuol sentire.
Anzi, lo scorso 13 maggio il Consiglio Regionale della Liguria, ha approvato con 25 voti a favore, 2 contrari (Manti, Piredda) e 2 astenuti (Lista Biasotti) , una vergognosa " legge mancia" pre- elettorale, di iniziativa della Lega Nord e con la benedizione del PD e del PDL, che modifica la ripartizione della tassa di concessione regionale pagata ogni anno dai cacciatori per esercitare la propria attività in Liguria.
Dai fondi destinati sino ad oggi alle Province per gestire la materia della gestione faunistica, viene dirottata una quota del 5% che verrà suddivisa tra le associazioni dei cacciatori presenti in Liguria; ogni cacciatore infatti paga una tassa di concessione venatoria regionale di 90 euro. Dunque una quota di 4,50 euro, moltiplicata per i 18.395 cacciatori presenti in Liguria (dato di fine 2013), comporterà un introito annuale di oltre 82.000 euro che potranno spartirsi le associazioni dei cacciatori liguri.