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Comunicato Stampa

Pentathlon Moderno: Chi pensa al presente e chi pensa anche al futuro

15/07/12

La Federazione Italiana sta godendo del lavoro passato demolendo ogni possibilità futura

Ai recenti Campionati Europei, vinti tra l’altro dall’azzurro Riccardo De Luca, il Ct italiano ha convocato solamente i 4 atleti che parteciperanno alle Olimpiadi.
Vediamo cosa hanno schierato le altre nazionali:
Ungheria: 2 olimpionici + altri 2 uomini, 2 olimpioniche + altre 2 donne
Russia: 2 olimpionici + altri 4 uomini, 2 olimpioniche + altre 4 donne
Rep. Ceca: 2 olimpionici (solo nelle staffette) + altri 4 uomini, 1 olimpionica (solo nelle staffette) + altre 2 donne.
Francia: né Caze, né Clouvel, né Patte, ma 1 uomo e 1 donna
Bielorussia: né Meliakh, né Zhurauliou + altri 2 uomini, 2 olimpioniche + altre 2 donne
Germania: né Schoneborn, né Kollner, né Gebhart, solo Schleu nella staffetta. In più 4 uomini e 5 donne
Polonia: 2 olimpionici + 1 altro uomo, 2 olimpioniche + 1 altra donna
Ucraina: 2 olimpionici + altri 3 uomini, 2 olimpioniche + altre 2 donne
Lituania: 1 olimpionico + altri 2 uomini, 2 olimpioniche + 1 altra donna
Austria: 1 olimpionico
Lettonia: 1 olimpionico e 1olimpionica + 1 altra donna
Irlanda: 1 olimpionica + 1 uomo
Gran Bretagna: né Woodbridge, né Weale, né Spence, né Murray, ma altre 4 donne e 1 altro uomo
Paesi senza qualificati per Londra
Bulgaria: 4 uomini e 1 donna
Spagna: 1 uomo
Portogallo: 2 uomini
Slovacchia: 1 uomo e 1 donna
Svizzera: 2 uomini
Romania: 2 uomini e 1 donna
Finlandia: 2 donne

Nel complesso hanno quindi gareggiato, ai Campionati europei, 14 (di cui 2 solo nelle staffette) dei 22 qualificati per Londra, e 18 (di cui 2 solo nelle staffette) delle 23 qualificate per Londra.
Fin qui tutto quadra. C’è chi preferisce inserire una gara nella preparazione pre-olimpica e chi invece preferisce allenarsi senza interruzioni fino ai giochi.
Ciò che invece lascia a pensare è il numero di atleti non qualificati o non selezionati per Londra, che hanno gareggiato.
Si tratta di ben 39 uomini e 30 donne. L’Italia ne ha portati zero.
Questo dato sta a dimostrare che le altre nazioni, nonostante l’impegno olimpico ravvicinato, pensano al futuro. La Federazione Italiana sta invece godendo del lavoro passato demolendo ogni possibilità futura.
Ricordiamo infatti che lo squadrone De Luca, Benedetti, Giancamilli, Petroni, hanno avuto la possibilità di crescere e fare moltissima esperienza in tutte le categorie giovanili, vincendo tra l’altro tantissimo.
Gli ottimi risultati odierni sono dovuti per gran parte alle possibilità di crescita avute nel quadriennio precedente. Se attualmente non diamo la possibilità di crescere a nessuno, chi ci sarà in futuro?!.
Questo mio discorso perde ogni fondamento qualora la politica adottata da Felicita in quest’ultimo periodo completi l’opera di distruzione del pentathlon.
Ritengo che i dati sopra esposti possano fugare ogni dubbio su eventuali interpretazioni in chiave personale di quanto accaduto finora, sia sulle opportunità date agli atleti del gruppo olimpico che sulle assurde convocazioni dei recenti europei.
L’evidenza dei numeri testimonia una politica miope che punta alla morte del pentathlon italiano.
Se questo è il risultato che si vuole ottenere non ha senso creare futuri campioni!



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