Pentathlon Moderno: Il sogno del Pentathleta
Sogno che nel pentathlon il diritto di parola, di espressione e di critica non vengano più perseguiti come reati ma come diritti universali dell’uomo
Sogno che i pentatleti siano rispettati sia come esseri umani che come atleti
Sogno che a ricoprire i ruoli di direttore tecnico, commissario tecnico e direttore sportivo, ci siano persone competenti, sensibili e giuste
Sogno che la meritocrazia possa tornare a essere un principio basilare del pentathlon
Sogno che a inizio stagione tutti gli atleti sappiano chiaramente cosa debbano fare, quali obbiettivi o piazzamenti debbano raggiungere, per entrare in nazionale o per essere in squadra a competizioni internazionali
Sogno che per Rio 2016 siano chiari i criteri di scelta tra più atleti qualificati, già prima dell’inizio delle qualifiche olimpiche.
Sogno che ogni pentatleta abbia il diritto di allenarsi con i tecnici che ritenga migliori
Sogno che si faccia tutto il possibile per creare nuovi tecnici, aggiornare quelli già esistenti e ridar vita a una letteratura di questo sport
Sogno che il pentathlon ritorni a essere praticato in molte città d’Italia
Sogno che possa risorgere tutto ciò che è stato distrutto negli ultimi 14 anni
Sogno che il pentathlon sia gestito da appassionati di questo sport e non da coloro che lo vedono solo come un bancomat personale
Sogno che nel pentathlon il diritto di parola, di espressione e di critica non vengano più perseguiti come reati ma come diritti universali dell’uomo
Sogno quindi di poter firmare ciò che scrivo senza dovermi nascondere come un delinquente
Sogno infine che i nostri figli siano fieri di praticare questo sport
W.W.