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Comunicato Stampa

Pentathlon Moderno: Olimpiadi Londra 2012 - De Luca 9° e Benedetti 20°

12/08/12

Puntuale, come sempre, Riccardo risolleva le sorti azzurre con un ottimo percorso netto. Con 1200pt scavalca molti avversari e riduce il gap dai primi.

si è svolta la gara olimpica maschile di pentathlon moderno. Per la cronaca la prima edizione con la spettacolare introduzione del combined event.
In gara per l’Italia ci sono il campione Europeo in carica, Riccardo De Luca, e il vincitore della world cup n°3, Nicola Benedetti.
La giornata di gara inizia come da programma con la prova di scherma.
Nicola finisce a quota 808pt in virtù delle 17 stoccate messe a segno e delle 18 subite, Riccardo a quota 784 con 16 messe e 19 prese.
Nicola per l'intera prova ha viaggiato nella metà classifica per poi calare un po' dopo metà torneo ma ha saputo ben finire con 3 vittorie negli ultimi due turni.
Riccardo ha invece sofferto molto la partenza. A metà gara ha raggiunto e superato la metà classifica grazie a un'ottima serie di vittorie, ma poi non è non riuscito a continuare nella serie positiva e ha subito un calo, restando appaiato al compagno di nazionale fino alla fine.
808pt valgono per Nicola la 13^ posizione a pari merito con molti altri atleti, Riccardo anche a lui a pari merito con altri avversari è 20°. Ciò che ha caratterizzato il torneo è la fuga di alcuni quotatissimi campioni che ipotecano le posizioni di testa. Svoboda, 1024pt, Cao e Lesun, 1000pt. Poco dietro, pronti ad approfittare di eventuali errori del trio di testa, ci sono Cherkovskis, 952pt, Moiseev, 928pt, Marosi e Kasza 880pt.
Riprendere questi sette forti pentatleti sarà molto difficile per i nostri due azzurri. Serve quindi sperare che l'equitazione faccia una grandissima selezione e che Riccardo e Nicola siano pronti ad approfittarne.
Ora si passa al nuoto dove è prevedibile una perdita di terreno degli azzurri. Riccardo dopo la prova natatoria sarà presumibilmente poco dopo la metà classifica. Nicola probabilmente scivolerà nelle zone basse della graduatoria.
Nella seconda prova, quella di nuoto, gli azzurri hanno avuto prestazioni contrastanti. Riccardo con 2’08”29, conferma l’ottimo stato di forma già osservato agli Europei. Si piazza in 24^ posizione.
Nicola con 2’18”47 è ultimo con distacco, confermando la pessima forma già mostrata agli Europei nella medesima disciplina.
Dopo due prove De Luca è quindi 24° a 264pt dalla zona podio e a 152pt dai top 10.
recuperare oltre 1 minuto a Lesun, Cao e Svoboda sembra impossibile anche per il nostro incredibile specialista del combined.
Dobbiamo quindi continuare a confidare in un miracolo equestre, che ci aiuti a recuperare terreno ai tre apripista, nonché ad alcuni pericolosissimi inseguitori ancora troppo lontani per gli azzurri, tra i quali in particolare Moiseev (+208pt da Riccardo), Kasza a +176pt e Marosi a +168pt
Nicola è scivolato in 34^ piazza, a 100pt dal compagno di nazionale. Per Nicola le possibilità di medaglia sono diventate ridottissime.
Si passa quindi alla prova equestre, dove sono ormai riposte tutte le nostre speranze di medaglia.
Il terzo concorrente a entrare in campo è Nicola, che purtroppo lascia 116pt sugli ostacoli, tra abbattimenti e penalità sul tempo. Il punteggio totalizzato è quindi di 1084pt, troppo pochi per poter sperare in una rimonta da medaglia. Nel frattempo la prova si dimostra discretamente selettiva, il che ci fa sperare in un miracolo di De Luca.
Puntuale, come sempre, Riccardo risolleva le sorti azzurre con un ottimo percorso netto. Con 1200pt scavalca molti avversari e riduce il gap dai primi.
Recupera infatti 68pt a Svoboda, 120 a Cao, 88 a Lesun, 60 a Moiseev, 44 a Woodbridge, 172 a Meliakh, 224 a Cherkovskis, 344 a El Geziry.
Se prima di questa prova, facendo riferimento alla medaglia, si parlava di miracolo, ora si parla di impresa. Infatti nonostante i distacchi siano grandi si può pensare che il De Luca dei record possa fare un nuovo record nel giorno giusto.
Al via del combined Riccardo è 13°, dopo le 11 posizioni guadagnate con l’equitazione.
Parte con un ritardo di 53” da Cao, 52” da Svoboda, 44” da Lesun e Kasza, 42” da Marosi e 37” da Moiseev, 28” da Woodbridge, 14” da Weale, Jung e Ghedardt, 8” da Zhurauliou e 5 da Tomi.
Analizzando la situazione il super De Luca che tutti conosciamo non avrà problemi nel superare Tomi, Zhurauliou, Weale, Jung, Ghebardt e Woodbridge. Molto probabilmente anche Moiseev e Kasza saranno tra le sue prede. Mentre la caccia più ostica sarà per riprendere i primi 3. Per farlo deve superarsi.
La situazione di Nicola è invece demoralizzante. L’atleta modenese, in forza alla Forestale, parte 31°, quindi fuori da ogni gioco per il podio. Siamo comunque certi che saprà onorare la maglia azzurra fino alla fine.
arrivano le 18:01 e inizia la prova conclusiva.
Riccardo nelle prima serie di tiro impiega 8 tiri per colpire 5 volte il bersaglio utile e parte quindi 14°. Dopo questi tre errori in piazzola Riccardo non può più concedere nulla se vuole ancora sperare in una medaglia.
Nella prima frazione podistica è super come al solito e rientra in piazzola al 10° posto. La precisione manca ancora al carabiniere azzurro, che commette 5 errori e butta quindi al vento una decina di secondi. Riparte 14°, con l’amarezza di aver speso tantissime energie fisiche ed essere ancora troppo lontano. Nel secondo km è ancora velocissimo e risale in 12^ piazza. Nonostante la stanchezza trova una discreta precisione in questa difficile serie di tiro. Con soli 2 errori balza in 9^ posizione. Ora servirebbe un gran km finale per cercare il podio o almeno un piazzamento nei 5, ma le forze sono finite. La solita partenza forte non gli permette infatti di chiudere alla grande. Tutto quello che può è mantenere la posizione e infatti finisce 9° a 52” da Svoboda, nuovo campione olimpico e a 29” da Marosi, medaglia di Bronzo. Chiude la prova con il tempo di 10’32”.
Raggiungere l’oro o l’argento sarebbe stato impossibile, dato il distacco finale, ma sparando in maniera perfetta il bronzo si sarebbe potuto raggiungere. Facciamo comunque i complimenti a questo atleta che ha saputo cogliere il miglior piazzamento olimpico dell’epoca Felicita.
Nel frattempo Nicola partito in 32^ posizione inizia la sua rimonta. Con 7 tiri nella prima serie sale 31°, col primo km diventa 28°, con 8 tiri nella seconda serie resta 28° per poi risalire al 23° posto col secondo km. Con due soli errori nella terza serie riprende un’altra posizione, 22°, per poi aprire il gas nel mille finale col quale raggiunge la 20^ piazza conclusiva. Col tempo di 10’16”92 vince la prova e stabilisce il primo record olimpico del nuovo regolamento, togliendosi un sassolino dalla scarpa che risale a 4 anni fa, quando in quel di Pechino non vinse la prova di corsa per alcuni decimi di secondo.
Dovendo commentare la gara non possiamo che ritenerci delusi. Le attese, le speranze e le aspettative erano di tutt’altra sorta. La redazione del sito stessa li immaginava tra i top 6 e invece non tutto ha girato per il meglio. La scherma purtroppo è tornata quella conosciuta fino a 6 mesi fa, cancellando tutto d’un colpo i grandi progressi visti recentemente. Nel nuoto Riccardo ha retto bene mentre Nicola ha dimostrato una finalizzazione pessima. Nell’Equitazione Riccardo ha sfruttato alla grande un sorteggio molto favorevole, il suo cavallo vanta infatti 2 dei 3 netti della giornata, mentre Nicola non è stato concreto come accade spesso. Nel combined Nicola si conferma al top mentre Riccardo torna nel mondo degli umani, subendo addirittura due sorpassi, quello di Kinderis e quello di Daniel, impensabile fino a un paio di mesi fa. Nelle frazioni podistiche i due azzurri sono sicuramente rimasti i migliori, nonostante la differenza con gli altri si sia ridotta, ma nel tiro hanno peccato di precisione.
I 10 errori di Riccardo e i 7 di Nicola sono troppi. Se a marzo i due azzurri riuscivano a infliggere distacchi enormi agli avversari, in questa giornata olimpica il gap si è molto ridotto, soprattutto nei confronti degli atleti più forti. Di sicuro la forma è stata mal gestita. Si è puntato più al mondiale che all’Olimpiade.
Nel complesso quello che fa la differenza tra i due azzurri sono i punti dell’equitazione, entrambi con un equitazione da media alta classifica avrebbero finito al 13° posto.
Domani tutte le speranze azzurre, sempre ben corrisposte fino al 1992, sono sulle spalle di Sabrina Crognale e Claudia Cesarini. Forza ragazze!




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