SPORT
Comunicato Stampa

Pentathlon moderno: totale anarchia

11/12/12

Sta di fatto che guardando la classifica ci si ritrova davanti a delle situazioni paradossali

Una rondine non fa primavera ma centinaia di rondini la fanno e come.
Un mancato rispetto delle regole non significa necessariamente illegalità, ma centinaia di irregolarità significano ANARCHIA!
Ebbene sì, ormai è chiaro che siamo in uno stato di Anarchia, per non dire Dittatura.
Sta di fatto che le regole non esistono più. Da quelle costituzionali a quelle sportive, da quelle tecniche a quelle morali.
Nel mondo del pentathlon è Anarchia Totale!
Negli ultimi anni abbiamo assistito alla totale mancanza di moralità nei confronti degli atleti da parte dell’ex CT Marco Quattrini, condotta permessa dai vertici federali.
Tuttora assistiamo alla mancanza di trasparenza dei documenti federali, obbligatoria secondo le disposizioni del C.O.N.I..
Un mese fa, in occasione dell’assemblea elettiva, abbiamo assistito alla violazione di dettami costituzionali quali la segretezza del voto, la libertà di parola e il libero accesso alle assemblee.
Negli ultimi giorni anche le certezze relative al regolamento tecnico sono stato annientate!
Ai recenti campionati assoluti si sono verificate delle irregolarità incredibili.
-Iniziamo dall’assenza del Delegato tecnico, colui che dovrebbe far rispettare il regolamento. Dov’era costui?
Una competizione senza delegato tecnico non può svolgersi. Si è svolta!
-Atleti partecipanti: da sempre l’Assoluto è la gara più importante del calendario nazionale. Per l’intero XX secolo la condizione di partecipazione era il possesso del provino di equitazione. Non a caso si tratta della gara che assegna il titolo assoluto sulle 5 discipline. Poi negli ultimi anni si è deciso di permettere la partecipazione anche a coloro che gareggiano solo su 4, 3 o 2 prove. L’assoluto in pratica è diventato una gara promozionale, perdendo tutto il significato originale. Proprio per la promozione è stato ideato l’assoluto di combinata, triathlon e tetrathlon.
In tutte le altre federazioni possono partecipare all’assoluto solo un gruppo di élite di atleti, scelti secondo parametri precedentemente fissati. Da noi l’assoluto è aperto anche alla ctg Pulcini.
Questa apertura va tra l’altro a modificare molto il livello schermistico della gara con conseguente sfalsamento della stessa.
Analizziamo le irregolarità occorse disciplina per disciplina:
-Gara di scherma: più del 50% dei giudici in gara non hanno alcun riconoscimento per svolgere tale ruolo. Nessuno dei presenti risulta infatti essere presente nel G.S.A., Gruppo Sportivo Arbitrale della Federazione Scherma, in parole semplici l’albo degli arbitri, né come arbitro internazionale, né come nazionale, né tanto meno come arbitro regionale.
Per avere certezza di quanto scritto potete consultare il seguente link http://www.schermalazio.it/delegatoregionale.html
-Gara di combined: invece del sistema laser viene utilizzato il vecchio sistema a botolini. Questi ultimi invece di essere del diametro di 5,9cm sono di 6,3 cm. Atleti di spessore come Riccardo De Luca o Claudia Cesarini, si sono ritrovati a sparare con un sistema ormai dimenticato con una conseguente prestazione difficoltosa. Dicono poi che il percorso podistico fosse anche più corto di circa 100m.
-Gara di equitazione: ANNULLATA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
In pratica di cinque discipline, il solo nuoto si è svolto secondo le regole.
Parliamo ora dell’annullamento dell’equitazione.
Che l’impraticabilità del terreno del maneggio di Montemaggiore sia reale nessuno lo discute, ma la scelta di annullare la prova e quindi di assegnare il titolo assoluto su 4 discipline è una prima storica. Dal 1940 ad oggi non era mai successo niente di simile. Avere la possibilità di gareggiare anche su meno prove, in caso di problemi, avrebbe reso la vita molto facile a tanti organizzatori del passato.
Nel 1997, causa pioggia torrenziale, le prove di corsa e di equitazione dell’Assoluto furono recuperate dopo 3 settimane.
Nel 2007, nella coppa del Mondo di Drzonkow, causa tromba d’aria, l’equitazione fu recuperata in notturna in un maneggio coperto improvvisato!
Nel 2008 ai Mondiali assoluti di Budapest, causa svuotamento della piscina, il nuoto venne fatto dopo l’equitazione, per permettere ai pompieri di riempire la vasca con le autobotti, dopo avere cementato la parte danneggiata.
Di esempi come questi ce ne sono tanti. Se gli organizzatori in questione avessero saputo che in caso di problema si può anche togliere una prova, chissà quanto sarebbero stati contenti.
Oppure la facoltà di togliere una prova al pentathlon non esiste?
Sta di fatto che guardando la classifica ci si ritrova davanti a delle situazioni paradossali:
Francesca Tognetti è medaglia di bronzo agli assoluti di pentathlon nonostante non sia ancora una pentatleta, non ha infatti il provino di equitazione.
L’Azzurra di Colasanti, Toga e Michele, è davanti alla policroma di Pecci, Lupi e Vitali, nonostante i primi tre non potevano fare l’equitazione, mentre i secondi tre avevano tutti il provino.
In pratica atleti che secondo logica non avrebbero potuto prendere parte all’assoluto poiché sprovvisti di provino, si ritrovano sul podio, avendo così grossi vantaggi nei prossimi concorsi indetti dai Gruppi Sportivi Militari, a discapito di coloro che invece avevano sia individualmente sia a squadre il provino di equitazione.
Non si vuole fare una polemica verso i giovani che si ritrovano avvantaggiati da questa situazione. Anzi facciamo tanti complimenti a Tognetti, a Colasanti, a Toga, e a tanti altri che hanno dimostrato di essere molto competitivi sulle 4 prove.
Ma ci dispiace per atleti quali Lontano o Cesarini che avrebbero potuto centrare meritatamente un podio assoluto, a Prampolini o Sotero che avrebbero meritato di prendere punti importanti in vista dei prossimi concorsi, così come Lupi o Grasselli tra gli uomini.

A questo punto, considerando che le regole non esistono più, consiglio a tutti di munirsi dei seguenti utili ausili in vista delle prossime gare:

-Per la scherma consiglio uno scudo chiodato da tenere con la mano
non armata, per difendersi meglio e per offendere in caso di corpo a corpo.
In caso il giudice protesti, mostrare un regolamento scritto da voi, meglio se in inglese, con firma falsa di De Coubertin, ma, mi raccomando, datato al 1 gennaio 2013.

-Per il nuoto potrebbe esservi di aiuto una muta di 3-5cm e delle pinne da sub. Potete giustificarvi dicendo che l’acqua è fredda, che avete mal di gola e che le pinne si sono incastrate da questa estate e serve un intervento chirurgico per rimuoverle.

-Per l’equitazione non c’è problema. Basta mostrare una ricetta dell’Otorinolaringoiatra che attesta una vostra impossibilità a salire oltre i 180cm di altitudine e di diritto avrete invece degli ostacoli della barriere a terra. Questo certificato è anche utile nel caso non vogliate montare dei cavalli troppo alti.

-Per il tiro cosa c’è di meglio di un Kalashnikov?. Sul mercato nero dei paesi dell’est si trova anche a 300euro. Costa meno delle pardini, con una raffica i 5 botolini vanno giù che è un piacere in meno di 2”, tempo calcolato dall’entrata in piazzola, e difficilmente si confonde con le altre pistole, risolvendo così il problema di trovare la propria piazzola. Funziona anche col sistema laser.
Per utilizzarlo basta un certificato di Bin Laden, datato anch’esso al 1 gennaio 2013. Chiaramente è necessaria anche un’autocertificazione di Bin Laden stesso dove dichiara di essere ancora in vita.

-Per la corsa consiglio vivamente di attaccare il numero al cavallo precedentemente utilizzato per l’equitazione e dopo avergli spiegato il percorso, farlo defaticare sui 3km. Siete o no un binomio? Uno per tutti, tutti per uno.

Infine nel caso le vostre incontestabili giustificazioni vengano respinte incredibilmente, appellatevi al diritto di contraddittorio col delegato tecnico. Essendo quest’ultimo assente avrete una sentenza di assoluzione con formula piena e visto che ci siete potete anche approfittarne per chiedere i danni morali.

Concludo questo incredibile racconto con una metafora calcistica:
immaginiamo di aver assistito a una finale di Coppa Italia, svoltasi su un campo di calcio a 8, con le porte di calcetto, con alcuni giocatori non tesserati, il tutto arbitrato da mio nonno, che conosce le regole perché negli anni ’40 giocava nelle giovanili della lodigiani. Dimenticavo…., al 70’ la partita viene interrotta perché piove e mio nonno non si vuol bagnare per paura del raffreddore. Giustamente avendo una certa età si deve riguardare!
La Federazione Calcio avrebbe convalidato la partita secondo voi?



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