ARTE E CULTURA
Comunicato Stampa

Pesaro, Mostra ROF15K. La libertà dello sguardo nell’immaginario visivo rossiniano

dal 6 al 21 agosto 2022, nella Sala Laurana di Palazzo Ducale, celebra i primi 15.000 giorni di vita del ROF attraverso 24 modellini di scena di alcune delle principali opere

LA MOSTRA ROF15K.

Durante il Rossini Opera Festival 2022, dal 6 al 21 agosto nella Sala Laurana di Palazzo Ducale di Pesaro, aperta la Mostra ROF15K. La libertà dello sguardo nell’immaginario visivo rossiniano, che celebra i primi 15.000 giorni di vita del ROF attraverso 24 modellini di scena di alcune delle principali opere.

 Curata da Cristian Della Chiara su un progetto di allestimento di Bruno Mariotti, CH+, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro, l’esposizione è stata realizzata dai Laboratori del ROF assieme a Sistema Museo e, per la parte multimediale, da Marco Rossetti, Imergo.

 La regia e le produzioni video sono a cura di Alberto Giuliani, le fotografie dello Studio Amati Bacciardi.

In esposizione 24 modellini di scena di alcune delle principali opere allestite in 42 anni, a partire dal 28 agosto 1980, giorno in cui il sipario del Teatro Rossini si alzava per la prima rappresentazione della Gazza ladra, spettacolo inaugurale dell’edizione numero uno del ROF., una nuova produzione della Edizione critica della Fondazione Rossini, in collaborazione con Casa Ricordi, a cura di Alberto Zedda, al Teatro Rossini, Direttore Gianandrea Gavazzeni e Regia di Sandro Sequi, Scene e costumi Giuseppe Crisolini (fondali originali da A. Sanquirico).
 
Il progetto nasce grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro e ha preso forma nei Laboratori del ROF che hanno restaurato i modellini; la parte multimediale si deve a Marco Rossetti, Imergo, la regia e le produzioni video ad Alberto Giuliani e le fotografie sono dello Studio Amati Bacciardi.
 
Nella valutazione della Mostra espressa dagli organizzatori:  "l’incidenza del ROF sulla città e la sua identificazione con essa è un legame che si afferma e rinnova quotidianamente da oltre quarant’anni, ed è per questo che si è scelto il ‘giorno’ come unità di misura per calcolare l’età del Festival. Inoltre, la formula “musicologia più teatro”, il laboratorio attuato fianco a fianco con gli studiosi della Fondazione Rossini, definisce gli ambiti di reciproca autonomia fra ricerca musicologica e restituzione teatrale moderna ovvero massimo rispetto della lezione musicale autentica e massima libertà nei criteri della messinscena.
Per questo la storia del Festival ben si racconta attraverso alcuni dei più straordinari allestimenti che hanno popolato i suoi palcoscenici, restituiti a nuova vita attraverso i modellini di scena, prima strumenti di lavoro ed ora capolavori di artigianato che costituiscono una vera meraviglia".

 
I modellini in mostra, in ordine di esposizione sono: 2011 Mosè in Egitto (Vick), 2013 Guglielmo Tell (Vick), 1994 L’inganno felice (Vick), 1998 Cenerentola (Ronconi), 2005 Il barbiere di Siviglia (Ronconi), 1995 Guglielmo Tell (Pizzi), 2018 Il barbiere di Siviglia (Pizzi), 1982 Tancredi (Pizzi), 2002 La pietra del paragone (Pizzi), 2001 Le nozze di Teti e di Peleo (Pizzi), 2012 Ciro in Babilonia (Livermore), 1994 L’Italiana in Algeri (Fo), 2001 La gazzetta (Fo), 2004 Matilde di Shabran (Martone), 2007 La gazza ladra (Michieletto), 2020 La cambiale di matrimonio (Dale), 2000 La scala di seta (De Filippo), 2019 L’equivoco stravagante (Leiser & Caurier), 2012 Il signor Bruschino (Teatro Sotterraneo), 1985 Il signor Bruschino (De Simone), 1987 Ermione (De Simone), 2019 Semiramide (Vick), 1992 Semiramide (De Ana), 2003 Semiramide (Kaegi).
 
I modellini per Mosè in Egitto del 2011, Il barbiere di Siviglia del 2005 e Le nozze di Teti e di Peleo del 2001 sono altresì corredati da versioni digitali che consentono una visita virtuale dello spazio scenico da ogni punto di vista. Nell’ultima sala allestita come un mini-teatro, è proiettato infine un filmato di 35 minuti che racconta alcuni degli spettacoli attraverso le parole di Pier Luigi Pizzi (regista), Giovanna Buzzi (costumista), Silvano Santinelli (scenografo costruttore), Vanni Delfini (Delfini Group allestimenti scenici), Cristina e Romolo Sormani (E. Rancati attrezzeria). 




INFO

 Sede: Sala Laurana di Palazzo Ducale

Orario: 10-13; 16-19.

Ingresso libero

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Responsabile account:
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