NUOVI ACCORDI
Comunicato Stampa

PFM stringe partnership con Ama di Campogalliano

L'azienda di Palagano (Mo) punta alla performance sempre migliore del prodotto per la coibentazione 'Isoclip'

FotoPFM di Palagano stringe partnership con Ama Composites di Campogalliano (Mo), per l'implementazione del prodotto 'Isoclip': il pannello isolante creato ed inventato dalla creativa PFM. Con 'Isoclip' l'azienda è passata da cinquanta a quasi settanta dipendenti. La vera arma segreta dell’imprenditoria della Valle del Secchia è quella di continuare a cercare una novità, un nuovo business e magari una nuova tipologia di prodotto. Su questa linea sta viaggiando “Isoclip” il nuovo rivestimento dedicato alle facciate degli edifici brevettato dalla Pfm di Palagano ai primi di gennaio del 2022 e che permette di realizzare delle pareti esterne in granito di ceramica che sono in grado di sostituire le tradizionali coibentazioni.

“A distanza di pochi mesi dal lancio sul mercato, Isoclip sta andando molto bene - spiega Fabrizio Morini (nella foto) che, insieme ai soci Filippo Perini ed Ermanno Facchini ha fondato la Pfm - perché abbiamo raggiunto un accordo con una grande industria ceramica per diverse forniture di Isoclip che verrà commercializzato e venduto praticamente in tutto il mondo. Poi, abbiamo in corso una serie di cantieri diretti per le ristrutturazioni. Abbiamo realizzato due nuovi reparti produttivi dedicati all’Isoclip e da cinquanta dipendenti la nostra azienda è ora passata a quasi settanta e le prospettive di sviluppo sono molto buone. Il nostro segmento R&D sta spingendo per riuscire ad adeguare l’Isoclip all’utilizzo del pannelli fotovoltaici. Con Ama Composites di Campogalliano stiamo unendo le nostre conoscenze sulla costruzione dei pannelli isolanti. Lo scopo è quello di riuscire a mettere sul mercato un sistema di pannelli completamente nuovo che sfrutti le migliori caratteristiche delle due aziende. Si tratta di una ricerca molto importante che porterà ad avere dei pannelli di spessore ridotto ma con un altissimo coefficiente di coibentazione. I costi energetici metteranno in grossa difficoltà tutte le aziende energivore come quelle che si occupano del settore ceramico. Per dare un idea dei nostri costi l’anno scorso la bolletta d’aprile è stata di 27.000 euro, mentre quest’anno il conto è di 95.000 euro. Questo è un duro colpo per le aziende e la loro redditività, che dovrà essere risolto.”



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