ARTE E CULTURA
Comunicato Stampa

PHOTOBLEND.1 inaugura venerdì 1° maggio

30/04/15

Il piccolo spazio di Fototeca Siracusana inaugura venerdì 1° maggio alle ore 18,30 una intrigante mostra di fotografie dell’artista siciliana Sabrina Di Mercurio. Una sequenza di découpage digitale in cui si alternano vivacemente i simboli di una sicilianità di cui l’artista si fa carico di reinterpretarne ironicamente il senso e il valore. Dodici originali composizioni per un moderno gioco di collage digitale. http://www.fototecasiracusana.com/#!photoblend1/ccbw

FotoGino Carpi
Occorre cambiare anzi si deve cambiare, sono in molti a pensarlo. Tra le priorità delle cose da cambiare nella storia presente vi è senza dubbio la visione del mondo, prerogativa dell’Arte, legata al rapporto del sé con gli altri, del sè con le cose e con la natura, condizione spesso manipolata da un sistema troppo votato all’utilitarismo personale ed all’omologazione generale. Quindi, per cambiare la visione del mondo, bisogna riconquistare il rapporto con sé stessi e questo lo sa bene Sabrina Di Mercurio che raccatta le icone simbolo di un passato appena trascorso, per trasformarle nelle metafore visive di un mondo nuovo per il quale Di Mercurio propone nuovi progetti, partendo, appunto, da sé stessa e dalla sua quota di ricerca della libertà, nella convinzione che questa sia ancora un valore da conquistare.
Etichette e conformismi non rientrano nei programmi di Sabrina Di Mercurio che con i suoi lavori vuole in tutti i modi superare il confine dell’ovvietà e della monotonia, causa principale dello stato aberrante delle cose. Il suo lavoro è un cantiere aperto ai ritagli della fantasia e dei sognidentro cui addentrarsi per cercare o scoprire una propria dimensione tra geometrie, linee e colori di un nuovo immaginario ricostruito nei simboli e nei prodottidella nostra cultura.
Il gioco del collage non è nuovo nell’universo dell’arte, anzi è una pratica artistica molto antica che esiste da quando esiste la carta, materia prima della comunicazione, ma furono i protagonisti della sperimentazione visiva che agli inizi del Novecentoripresero il collage inserendolo nel proprio linguaggio espressivo: Braque e Picasso, i Futuristi, Dada, Bauhaus, i Costruttivisti e le Avanguardie Russe, Max Ernst, HannahHöch che insieme a George Grosz, John Heartfield e Raoul Hausmann, accolsero anche la Fotografia nel proprio tagliuzzare, ed è in questa corrente di pensiero che prende forma il lavoro di Sabrina Di Mercurio, oggi senza guerre mondiali e dittatori da svergognare (almeno nella nostra parte di mondo) ma con tante altre realtà da riordinare.
Il lavoro nella pratica attuale non è più materico, non si ritaglia e non si incolla più niente, ma l’Artista attinge virtualmente ai pezzi immateriali del mondo delle idee per dare forma alla sua realtàoriginale attraverso lo strumento paradossalmente simbolo dell’omologazione per eccellenza: lo smartphone. Questo è il suo studio, il l suo laboratorio e la sua officina. La Di Mercurio fotografa, disegna, modifica e plasma la sua dimensione digitando e ritagliando idee, sogni ed esperienze di una nuova arte che in quanto tale è tutta da scoprire.



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