MOTORI RICERCA
Comunicato Stampa

Presentazione di Volunia, il motore di ricerca italiano

07/02/12

Il 6 febbraio è stato presentato Volunia, il motore di ricerca italiano nato dalla mente di Massimo Marchiori, inventore del page-rank di Google.

Era dai tempi del keynote in cui Steve Jobs presentò iPhone che non mi capitava di avere tanta aspettativa per il lancio di un prodotto online.
Ebbene, la presentazione di “Volunia”, il nuovo motore di ricerca di Massimo Marchiori è valsa l’attesa, forse più per ragioni antropologiche che tecniche. Ho citato Jobs ma non aspettatevi qualcosa del genere, il nostro è più simile all’amico informatico al quale potresti chiedere di ripararti il computer o di vedere insieme una cassetta dei Monty Python.

Marchiori è un professore italiano noto per aver inventato “Hyper Search” , un metodo per l’attribuzione del ranking delle pagine web al quale si sono fortemente ispirati i creatori di Google. La sua fama e i suoi meriti gli avrebbero consentito di cogliere importanti opportunità di lavoro all’estero che però ha rifiutato preferendo inseguire il sogno di realizzare qualcosa in patria. L’attaccamento di Marchiori al suo paese è risultato evidente nel corso della presentazione nella quale si è premurato più volte di informarci dell’italianità dei talenti, dell’infrastruttura, dei finanziamenti.
Aggiungo che un pò di italianità si è manifestata anche attraverso i disservizi iniziali, l’impossibilità di vedere bene le slide e, in generale, con una conferenza organizzata in modo un pò anacronistico rispetto al tema trattato .

Le grandi novità che propone Volunia sono principalmente due: la prima è la creazione di mappe grafiche che promettono un accesso immediato ai contenuti di qualsiasi website. Le mappe sono realizzate in automatico dall’algoritmo di Volunia e, almeno in teoria, dovrebbero servire per accedere più velocemente ai contenuti dei rispettivi siti. Ciascun webmaster può , se lo desidera, migliorare la qualità della mappa (è richiesto l’intervento del owner , similmente a Google places). La seconda novità riguarda la possibilità di incontrare altri navigatori sui siti web che si stanno visitando, fare amicizia ed eventualmente condividere commenti e contenuti (qualcosa di simile allo scomparso Sidewiki di Google o allo stesso Facebook). In Volunia ciascun website diventa potenzialmente un punto di aggregazione in cui interagire con altre persone, qualcosa di nuovo rispetto alla funzione amici di Facebook che grosso modo si limita a censire nel mondo virtuale gli amici reali.

Riuscirà Volunia a ricavarsi il suo spazio? Impossibile dirlo. I concetti proposti non sono di per sè nuovi, analogamente a quanto avviene per altri attori (Facebook, Twitter, Google+…) qui si sta chiedendo agli utenti di produrre contenuti che verranno usati per perfezionare la search ed eventualmente per fare nuove amicizie.
Premesso che Volunia è attualmente in private beta e non ho potuto provarlo , dalla presentazione mi è parso che l’integrazione social-search sia la vera forza di questo progetto e che nell’intenzione dei suoi creatori dovrebbe trasformarsi in una killer application capace di convincere gli utenti di altri motori a fare lo switch.
Vale la pena provarlo.

La presentazione è stata seguita da una sessione domande-risposte in cui a nessuno è venuto in mente di chiedere lumi sul business-model di Volunia. Immagino che il guadagno arriverà dalle revenue pubblicitarie consentite dall’attenta profilazione delle abitudini degli utenti (privacy privacy privacy…).

Chi non lo avesse ancora visto la presentazione di Volunia può farlo seguento questo link http://www.unipd-cmela.it/volunia/ e saltando i primi 50 minuti.



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