Prestiti in calo, la domanda si contrae del 3,4% nel 1° trimestre
Le richieste di finanziamenti finalizzati hanno fatto registrare una frenata del 10,0%, mentre i prestiti personali chiudono il trimestre con un positivo 5,2%. I prestiti richiesti sono generalmente di piccoli importi, diluiti in oltre 60 mensilità. Il mercato del credito alle famiglie vede sempre più la competizione di nuovi attori di matrice non bancaria (FinTech e BigTech).
Dall’aggiornamento al I trimestre 2024 del Barometro CRIF sul credito alle famiglie italiane (Fonte EURISC - il Sistema di Informazioni Creditizie gestito da CRIF) si registra un valore medio in contrazione del 3,4% sulle richieste di prestito. Tuttavia, se guardiamo al singolo mese di marzo si avvertono i primi segnali di ripresa con un +2,6%; nel grafico sottostante infatti si nota come dopo mesi di cautela la curva si stia spostando nuovamente verso il quadrante positivo.
L’importo medio richiesto è invece in crescita, infatti nell’aggregato di prestiti personali e finalizzati il valore si attesta a 9.380 Euro (+9,1% rispetto allo stesso periodo del 2023). Nel solo mese di marzo si rileva una spinta dell’ammontare richiesto pari a un +7,9%, a cui corrisponde un valore complessivo di 9.457 Euro.
“Il mercato del credito alle famiglie è sempre più esposto alla competizione di nuovi attori di matrice non bancaria (FinTech e BigTech) che attraverso il canale on-line diversificano il loro modello di business ampliandosi verso il credito. In questo contesto, gli investimenti in tecnologia restano un fattore importante per sviluppare i canali digitali e non perdere fette di mercato. A seguito di una possibile frammentazione della domanda di prestiti su più player e a scelte di pagamento come il Buy Now Pay Later, vi è sempre più una maggiore attenzione a un’economia sostenibile, anche da parte del regolatore europeo, con politiche di offerta sempre più allineate ai criteri ESG” - commenta Simone Capecchi, Executive Director di CRIF
Nel primo trimestre di osservazione le richieste di finanziamenti finalizzati hanno fatto registrare una frenata del 10,0% rispetto al corrispondente periodo del 2023. Andamento positivo invece per i prestiti personali, che segnano un +5,2%.
Per quanto riguarda l’importo medio per entrambe le forme tecniche i segnali sono positivi ma con diverse incidenze: per i prestiti finalizzati abbiamo un +15,8% (6.859 Euro), mentre i prestiti personali sono rimasti pressoché stabili con un +0,9% e un valore medio di 12.202 Euro.
Prestiti di piccoli importi, diluiti in oltre 60 mensilità per il target 45-54 anni
L’analisi della distribuzione delle richieste per fascia di importo del finanziamento conferma che nel I trimestre 2024 le preferenze degli italiani si sono concentrate nella classe inferiore ai 5.000 Euro, che arriva a spiegare quasi la metà delle richieste con il 48,9% del totale.
Dall’analisi della distribuzione per durata dei finanziamenti si evince che, anche in questi primi tre mesi dell’anno, quasi un finanziamento su tre preferisce piani di rimborso superiori ai 5 anni, con una quota pari al 29,9% del totale.
Osservando, infine, la distribuzione delle istruttorie di credito in relazione all’età del richiedente, il Barometro CRIF evidenzia come nel primo trimestre dell’anno sia stata la fascia compresa tra i 45 e i 54 anni a risultare maggioritaria, con una quota pari al 23,3% del totale, seguita da 35-44 anni con il 20,3%.
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