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Prestiti veloci per emergenze: la soluzione finanziaria in caso di necessità

Quando si parla di prestiti veloci si fa riferimento a forme di finanziamento pensate per tutte quelle situazioni in cui si è venuta a creare la necessità di ottenere liquidità in tempi molto rapidi (imprevisti, emergenze ecc.).

Foto di PixabayQuando si parla di prestiti veloci si fa riferimento a forme di finanziamento pensate per tutte quelle situazioni in cui si è venuta a creare la necessità di ottenere liquidità in tempi molto rapidi (imprevisti, emergenze ecc.).

Potrebbe per esempio trattarsi di una spesa medica non preventivata (caso da manuale sono le spese dentistiche che, com’è noto, comportano spesso esborsi di denaro piuttosto rilevanti), ma possono esserci diverse altre motivazioni, come per esempio le spese relative a una costosa riparazione dell’auto o quelle per lavori urgenti alla propria abitazione, ma anche spese legali per una controversia civile oppure l’impossibilità di lavorare per un certo periodo di tempo nel caso di lavoratori autonomi ecc.

In tutti questi casi in cui si ha a che fare con situazioni che determinano un certo “stress finanziario”, il ricorso a un prestito veloce attraverso una procedura online è un’opzione che vale la pena di prendere in considerazione.

Banche e finanziarie, infatti, offrono prodotti ad hoc per le problematiche analoghe a quelle descritte poco sopra.

Si tratta di finanziamenti per i quali sono previste procedure piuttosto snelle e che hanno tempi di risposta molto brevi, l’ideale in situazioni di emergenza.

Come funzionano i prestiti veloci?

La peculiarità dei prestiti veloci è la tempistica ridotta sia per quanto riguarda la procedura di richiesta, sia per quanto concerne l’erogazione della somma in caso di esito positivo.

La domanda può essere effettuata online visitando la sezione apposita del sito web dell’istituto finanziario: qui sono illustrate tutte le caratteristiche dei finanziamenti e riportate tutte le indicazioni relative ai documenti e ai requisiti necessari per la domanda.

Solitamente è possibile effettuare anche una simulazione tramite un apposito software; si tratta di un servizio importante perché è possibile fare confronti fra varie proposte modificando importi e durata del finanziamento.

Facendo alcune prove si avrà un’idea più chiara relativamente all’impegno che andremo ad assumerci a medio-lungo termine. I finanziamenti infatti possono avere durate anche di diversi anni e tassi di interesse più o meno elevati.

Scelta la formula che riteniamo più adatta alle proprie esigenze e alla propria capacità di rimborso si può passare alla richiesta vera e propria che essendo online abbatte drasticamente i tempi di attesa.

In sostanza, se l’esito è positivo (la risposta arriva in genere nel giro di 24 ore), l’erogazione del denaro sul conto corrente richiede al massimo 48 ore di tempo.

Per quanto riguarda la somma ottenibile, di solito i prestiti veloci hanno importi massimi che vanno dai 10.000 ai 30.000 euro a seconda del tipo di prodotto e dell’istituto finanziario.

Se si necessita di importi superiori si possono prendere in considerazione formule diverse come per esempio la cessione del quinto dello stipendio che permette di richiedere fino a 75.000 euro.

Prestiti veloci online: cosa occorre per richiederli?

Una condizione inderogabile per la domanda di prestito personale è quella di avere raggiunto la maggiore età; gli istituti finanziari infatti non concedono prestiti a minorenni. Per quanto riguarda l’età massima c’è più flessibilità, di solito si attesta sui 70-75 anni.

Requisito importante per poter accedere a un finanziamento è avere un reddito dimostrabile; ciò serve a garantire che il debitore sarà in grado di far fronte al suo impegno. A tale proposito saranno quindi richiesti documenti che attestino i redditi percepiti come per esempio la Certificazione Unica (CU, ex CUD), le buste paga o i cedolini della pensione e/o altre dichiarazioni reddituali.

Ovviamente, affinché la somma possa essere erogata è necessario essere titolari di un conto corrente bancario e, di conseguenza, oltre alla documentazione reddituale e ai vari documenti anagrafici (carta d’identità o passaporto e tessera sanitaria) si dovrà anche fornire l’IBAN del conto corrente sul quale si richiede l’accredito del denaro.

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