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Professione Make-Up Artist – Partita Iva

06/04/22

Dal percorso formativo alla Partita Iva

Samantha PelusoIl percorso per diventare Make-up Artist professionista e per aprire una partita iva, prevede alcuni passaggi necessari per lavorare in autonomia e alcune spese da sostenere.
La figura del Make-up Artist nasce per rispondere alle esigenze di chi desidera un look perfetto per un’occasione particolare, ma trova ampio spazio anche nel mondo della moda e dello spettacolo.
Oggi questa figura è molto richiesta sia nei centri estetici ma anche in ambito privato. A differenza dell’estetista, che si occupa di estetica più ad ampio spettro, il make-up aritist lavora per lo più con i prodotti da trucco, con l’obiettivo di correggere i piccoli difetti e regalare così un aspetto piacevole al volto.
Lavorare come Make-up Artist è una buona opportunità per chi ama il mondo della bellezza, il profumo dei cosmetici ed è sempre aggiornato sulle ultime tendenze fashion.

Quale percorso seguire per diventare Make-up Artist Professionista

Ad oggi la normativa non prevede la necessità di conseguire un attestato o una qualifica specifica per poter operare come Make-up Artist Professionista.
Tuttavia, per raggiungere risultati soddisfacenti in questo settore è necessario acquisire competenze e conoscenze specifiche per lavorare con professionalità. Per questi motivi sono nati moltissimi corsi professionali per Make-up Artist che prevedono un esame finale e il rilascio di un attestato.
Generalmente un buon corso da Make-up Artist prevede una fase teorica e una pratica. La prima fase sarà dedicata all’acquisizione della conoscenza delle varie tipologie di tecniche di trucco, allo studio della pelle e degli strumenti professionali, mentre durante la fase pratica saranno applicate e messe in pratica realmente le conoscenze acquisite durante la fase teorica.
Una volta acquisite le conoscenze generali e di base sarà possibile seguire uno dei numerosi corsi professionali specializzati, che consentono di maturare competenze specifiche in settori particolari (come il teatro o il trucco sposa o il servizio trucco per aziende) o di acquisire manualità con le tecniche più moderne come il body painting o il trucco semipermanente.

Quando è necessaria la partita Iva per lavorare come Make-up Artist Professionista

Una volta terminato il percorso di formazione è possibile trovare impiego presso terzi ma molti scelgono di proporsi sul mercato in maniera autonoma.
Nelle prime fasi dell’attività lavorativa ed entro certi limiti, per offrire i propri servizi in modo autonomo, il Make-up Artist ha la possibilità di lavorare senza Partita Iva. Questo vale solo entro una soglia di reddito annuale di € 5.000 e soprattutto per collaborazioni che hanno una durata inferiore di 30 giorni all’anno per ciascun committente e che non si ripetano regolarmente.
In questi casi ci si può avvalere dello strumento della “Prestazione Occasionale”, applicando la
“ritenuta d’acconto” del 20% sull’importo delle ricevute emesse.
Superati i limiti della Prestazione Occasionale, è necessario aprire una partita iva per poter fatturare ed essere in regola con il pagamento delle tasse.

Partita Iva, Inquadramento fiscale e scelta del codice ATECO

L’iter di apertura della Partita Iva varia a seconda dell’impostazione di business dell’attiva del Make-up Artist.
Il truccatore che lavora come freelance, offrendo i suoi servizi in occasioni come eventi, produzioni teatrali o cinematografiche, può essere inquadrato come libero professionista.
Va inquadrato invece come artigiano, chi invece desidera aprire il proprio studio da Make-up Artist o affittare uno spazio presso un centro estetico terzo e lavorare anche a domicilio presso clienti privati.
Al momento dell’apertura della partita iva, il professionista deve anche indicare il codice Ateco di riferimento. Questo vale per qualsiasi attività economica ed è una scelta da non sottovalutare.
Chi apre una partita iva da Make-up Artist ha due possibilità riguardo al codice Ateco:
Codice 96.09.09 (servizi alla persona nca) o 90.02.09 (supporto alle attività artistiche).
Questi codici sono idonei per chi ha intenzione di lavorare come libero professionista offrendo i propri servizi in contesti artistici o legati al mondo dello spettacolo.

Codice 96.09.02 (Servizi degli istituti di bellezza). E’ necessario scegliere questo codice quando l’obiettivo è aprire uno studio di proprietà o affittare una cabina/poltrona presso terzi, lavorando anche in maniera itinerante, con inquadramento da artigiano.

Regime fiscale del truccatore

Il regime fiscale è l’insieme delle regole e delle procedure che un’azienda o un professionista deve rispettare per essere in regola con il fisco. Per i Make-up Artist esistono due possibilità: il regime ordinario e il regime forfettario.

E’ molto importante valutare le possibilità di rientrare nel regime forfettario, poiché dà diritto a molte agevolazioni utili, soprattutto per un giovane professionista o una nuova attività.
Il requisito fondamentale per rientrare nel regime forfettario è un limite di € 65.000 per i compensi annui, ma esistono anche altre particolari cause di esclusione che vanno valutate caso per caso.
I vantaggi più importanti di cui si gode grazie al regime forfettario, sono:
Franchigia iva,
Esonero dagli studi di settore,
Esonero dalla tenuta della contabilità,
Tassazione del 5% per i primi 5 anni,
Tassazione del 15% a partire dal sesto anno.
Tutti i vantaggi elencati permetteranno di entrare nel mercato del settore con meno spese e offrendo quindi tariffe migliori rispetto ai competitor.

Iscrizione alla Cassa di Previdenza e versamento dei contributi

L’ultimo step è l’iscrizione alla Gestione Previdenziale, in modo da essere in regola con il versamento dei contributi e accumulare una pensione adeguata.
Anche in questo caso va fatta una debita distinzione tra chi è inquadrato come libero professionista e il Make-up Artist Professionista inquadrato come artigiano.
Il libero professionista ha il dovere di iscriversi alla Gestione Separata Inps e versare i suoi contributi per il 25,98 % del suo reddito imponibile.
Chi è inquadrato come artigiano farà riferimento invece alla Gestione Artigiani Inps e dovrà versare i seguenti contributi:
Contributo minimo obbligatorio di € 3.836 per redditi fino a € 15.953;
Contributo minimo obbligatorio di € 3.836 + contributo sulla parte eccedente del 24% per i redditi superiori a € 15.953
A proposito di contributi va ricordato che, con l’opzione del regime forfettario è possibile inviare ad Inps una richiesta di sconto pari al 35% sul versamento dei contributi. Esistono inoltre particolari condizioni di vantaggio per i liberi professionisti con età inferiore ai 21 anni (contributo minimo ridotto a € 3.572, aliquota sulla parte eccedente ridotta al 22.35%).

Come aprire la Partita Iva da Make-up artist?

L’iter da seguire per l’apertura della partita iva differisce secondo il tipo di inquadramento, libero professionista o come artigiano.
Per quanto riguarda il libero professionista sarà necessari seguire una procedura telematica sul sito dell’Agenzia delle Entrate e valutare il proprio regime fiscale e il codice ateco.
Per la partita Iva di un Make-up Artist artigiano è necessaria invece, l’iscrizione al Registro delle imprese e all’albo degli artigiani e l’apertura della posizione Inail.
In ogni caso è consigliabile affidarsi a un consulente esperto, la cui competenza sarà di fondamentale importanza, in fase di valutazione delle scelte iniziali, per un futuro successo professionale.



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