Progetto Green Site ENV/IT/343: Visita Ufficiale della Comunità Europea al prototipo per verifica tecnico amministrativa.
I sedimenti marini e fluviali giocano un ruolo fondamentale nella salvaguardia degli ecosistemi di larga parte del territorio europeo; annualmente vengono scavati nella UE circa 200 milioni di metri cubi di sedimenti, di cui circa il 15 - 20% risultano contaminati da composti organici (IPA, PCB, pesticidi, ecc.) e/o metalli pesanti. La ricerca di soluzioni tecnologiche ecosotenibili ed ecocompatibili e, soprattutto, veloci per la decontaminazione di terreni e sedimenti ha portato alla sperimentazione di soluzioni di tipo biotecnologico, chimico - fisico o derivate dalla integrazione di queste. Il progetto Green Site - www.green-site.net - si prefigge la dimostrazione di tecnologie innovative per la decontaminazione di sedimenti derivati dall’escavo dei canali dell’area industriale di Porto Marghera.
Il giorno 17 aprile p.v. due rappresentanti della Commissione Europea incontreranno i partner di progetto per verificare lo stato di avanzamento lavori, dal punto di vista tecnico e amministrativo.
Green Site, nato grazie ai contributi LIFE, è stato avviato lo scorso ottobre 2011 e prevede la realizzazione di un impianto prototipo che sorgerà nell’area di Venezia Marghera. I lavori, coordinati dal leader partner, Alles S.p.a. (Azienda Lavori Lagunari Escavo Smaltimenti), hanno visto la collaborazione di tutti gli altri beneficiari, ossia: VEGA S.c.a.r.l., STA (Servizio Tecnologici Ambientali) S.r.l., Consorzio Venezia Ricerche, Archimedes Logica S.r.l., Autorità Portuale di Venezia, eAmbiente S.r.l. - www.eambiente.it
Virgolettato di Guerrino Cravin - Alles: “Tale gruppo di aziende, singolarmente impegnate nel territorio ed attente alla problematica dei sedimenti provenienti dallo scavo dei canali siti nell’area industriale ed al disinquinamento ambientale, si sono riunite al fine di dimostrare, tramite nuove tecnologie, l’efficacia di un trattamento che permetta un effettivo disinquinamento anche di una matrice prevalentemente argillosa, quale quella del fondale lagunare senza l’impiego di solventi che a loro volta debbano poi essere smaltiti, realizzando quindi quelli che sono i principi di una vera green chemistry.“
La tecnologia proposta con il prototipo Green Site prevede l’impiego di fluidi (anidride carbonica ed acqua) allo stato “supercritico”, fluidi cioè che posti in particolari condizioni di temperatura e pressione hanno acquisito proprietà attribuibili in parte ai liquidi (ad esempio la densità e il potere solvente), in parte ai gas (esempio la capacità di diffondere in una matrice solida) in tal modo riescono a disciogliere gli inquinanti presenti all’interno di una matrice compatta ed a solubilizzare sostanze apolari quali ad esempio gli idrocarburi. Una volta portati in fase acquosa gli inquinanti, la corrente di solvente+soluto viene riportata a condizioni normali di temperatura e pressione, ottenendo così la separazione dell’inquinante dall’anidride carbonica. La pulitura dei sedimenti avviene senza l’impiego di solventi o di altri composti chimici che possano inquinare l’ambiente al termine del trattamento.
I contaminanti concentrati nella fase acquosa vengono poi ossidati istantaneamente in un secondo reattore mediante acqua supercritica con produzione finale di anidride carbonica, acqua e sali.
Un sistema innovativo ed ecologico, finalizzato alla rimozione di inquinanti organici quali gli idrocarburi ma anche di antiparassitari o di altri composti organici di particolare impatto ambientale. Green Site, inoltre, permetterà la depurazione in tempi molto veloci (trenta - sessanta minuti) dei composti con una riduzione di oltre il 90% delle acque reflue rispetto ad un processo di tipo “soil-washing” tradizionale.
L’obiettivo ultimo, una volta verificata l’efficacia e l’economicità del prototipo di Marghera, è quello di realizzare impianti compatti e versatili, ad elevato livello di mobilità e facilmente installabili nei siti di intervento.
Ufficio stampa:
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