ARTE E CULTURA
Comunicato Stampa

“Promètheus”: l'opera di Giorgio Lupattelli esposta alla Galleria Triphè di Cortona

È un omaggio a Leonardo Da Vinci, in occasione del suo cinquantenario dalla morte, quello che fa la Galleria Triphè di Maria Laura Perilli, attraverso l'esposizione di una sola opera di Giorgio Lupattelli nella sua sede cortonese. Si tratta di “Promètheus”, attraverso la quale si ricorda il Maestro rinascimentale. Questa particolare installazione è presentata in concomitanza con la mostra dello stesso artista “L'altra congiura”, con la quale è collegata, presso il Castello dei Cavalieri di Malta a Magione, che sarà inaugurata il 16 di luglio, finendo il 26. Alla Galleria Triphè l'opera sarà in mostra invece ininterrottamente dal 16 di luglio fino a settembre e sarà visibile tutti i giorni con orari 10.00 – 13.00 e 16.00 – 19.00.

FotoÈ un omaggio a Leonardo Da Vinci, in occasione del suo cinquantenario dalla morte, quello che fa la Galleria Triphè di Maria Laura Perilli, attraverso l'esposizione di una sola opera di Giorgio Lupattelli nella sua sede cortonese. Si tratta di “Promètheus”, attraverso la quale si ricorda il Maestro rinascimentale. Questa particolare installazione è presentata in concomitanza con la mostra dello stesso artista “L'altra congiura”, con la quale è collegata, presso il Castello dei Cavalieri di Malta a Magione, che sarà inaugurata il 16 di luglio, finendo il 26. Alla Galleria Triphè l'opera sarà in mostra invece ininterrottamente dal 16 di luglio fino a settembre e sarà visibile tutti i giorni con orari 10.00 – 13.00 e 16.00 – 19.00.
Maria Laura Perilli è curatrice dell'installazione, nonché titolare della galleria, sita a Cortona in via Maccari numero 3. Riguardo Lupattelli scrive: “Una spinta artistica, la sua, evidente, espressione della ricerca di un punto di equilibrio quale armonia tra razionalità e irrazionalità, tra essere e apparire. La ricerca di un equilibrio che tanto attanaglia l’uomo di oggi, anche se sovente in maniera inconsapevole. Sottolinea Paolo Randazzo in merito all’opera di Vladimir Jankèlèvitch: “l’avventura, la noia, la serietà”: “Anzitutto stare a occhi aperti nella realtà e accettare il fatto che essa è complicata, difficile, non semplificabile; quindi acquisire strumenti di lettura del reale che dalla scienza e dalla filosofa traggano elementi di conoscenza, di consapevolezza e di saggezza che ci aiutino a sopravvivere“. È un’inquietudine, questa, che solo un artista illuminato come Lupattelli poteva trasferire in maniera tanto efficace ed intensa nelle sue opere.”

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