ARTE E CULTURA
Comunicato Stampa

RAF alla Mostra Sport, Natura e Brianza tra figurazione, astrazione e concettuale

25/05/18

Il pittore Raf (www.rafdragani.com) partecipa con tre lavori alla Mostra “Sport, Natura e Brianza nell'ambito del 43° Monza Sport Festival organizzato dall’U.S.S.M.B. , Autodromo di Monza (MB) - Italy, dal 9 al 10 giugno 2018

FotoNell'ambito del 43° Monza Sport Festival organizzato dall’ U.S.S.M.B. all'Autodromo
di Monza, il 9 e 10 giugno 2018 gli Artisti del CENACOLO DEI POETI E ARTISTI
DI MONZA E BRIANZA espongono nella Sala Fotografi (Zona Box) per celebrare 20 anni di Arte in Autodromo con la Mostra “Sport, Natura e Brianza”.

RAF (www.rafdragani.com, Socio del CENACOLO DEI POETI E ARTISTI
DI MONZA E BRIANZA - www.cenacolopambmonza.it ), vincitore del 1^ Premio Natura dell’edizione dello scorso anno con un olio su tela di 40X30 cm. risalente agli anni sessanta (v. Fig.) OMAGGIO AD ENNIO MORLOTTI: IMBERSAGO, presenta tre lavori "sospesi tra figurazione ed astrazione e che strizzano l’occhio al concettuale" per raccontare il suo obiettivo di un’arte fondata sul pensiero e non più su un ormai frainteso ed equivoco piacere estetico. Infatti, e’ a tutti noto che la rarefazione dei contenuti emozionali nell'arte perseguita dagli artisti concettuali arriva anche a determinare la volontà di prescindere dall'opera d'arte in sé: l'idea e la riflessione subentrano così al manufatto, all'oggetto, indipendentemente dal loro carattere tradizionale o innovativo. I concetti e le idee espresse sono più importanti del risultato estetico e percettivo dell'opera stessa.

Le prime due opere, poetiche e concettuali, esposte da Raf alla Mostra SPORT, NATURA e BRIANZA, realizzate nel 2018, sono:

1. OMAGGIO AL POETA GIUSEPPE PARINI: IL LAGO DI PUSIANO EUPILI, un lavoro tra “arte figurativa e la dilagante arte concettuale”, realizzato con una “composizione”di 2 acrilici/riporto fotografico su 2 tele e su due carte.
2. IL SACRO FUOCO DI OLIMPIA una seconda “inconsueta composizione”realizzata con tre acrilici/riporto fotografici su tre tele e su tre carte
Le più recenti opere di Raf rappresentano significativi esempi dell’attuale innovativa ”ricerca” basata sull'evoluzione della Pop Art e/o della più recente Neo Pop: superano le “abituali figurazioni” conservandone solo alcune caratteristiche per andare a scavare più a fondo nella libertà del colore e per avventurarsi verso strade non ancora percorse come l’inserimento della “dimensione spazio”. Si applicano i principi della Pop Arte e dello Spazialismo elaborati dai suoi storici rappresentanti (Andy Warhol, Roy Liechtenstein, Fontana, etc.), frantumatasi oggi in numerosi sottogruppi con diversi rimandi culturali: dal graffitismo urbano al mondo dell'underground.
Molteplici le citazioni presenti nei due lavori, come lo spazialismo, l’optical art, gli astrattisti del MAC, Duccio da Buoninsegna, Alighiero Boetti, Luigi Veronesi, Attanasio Soldati, Mauro Reggiani, ..... . Attualmente Raf fa uso di materiali diversi come plastiche, resine e riporti fotografici, oltre alle tradizionali tecniche di oli e/o acrilici su tela. Rinuncia volutamente alla usuale rappresentazione della forma: i suoi lavori si propongono di figurare ciò che non può essere rappresentato abitualmente. Fa molta più attenzione alla composizione geometrica caratterizzata da forme semplificate come accade nell'arte di Vasarely. Ricerca costantemente su come “unire al meglio l'opera e colui che la guarda”. Segue l’insegnamento di Victor Vasarely «La posta in gioco non è più il cuore, ma la retina, e l'anima bella ormai è divenuta un oggetto di studio della psicologia sperimentale. […], l'insostenibile vibrazione dei colori complementari, il baluginante intreccio di linee e le strutture permutate […] sono tutti elementi della mia opera il cui compito non è più quello di immergere l'osservatore […] in una dolce melanconia, ma di stimolarlo, e il suo occhio con lui. ».
Con questi presupposti il visitatore della Mostra potrà esplicare un ruolo attivo col lavoro di Raf come quello del “prosumer”, cioè del destinatario di beni e di servizi che non si limita al ruolo passivo di consumatore, ma partecipa attivamente alle diverse fasi del processo produttivo (come viene teorizzato dalle recenti teorie 4.0).
In definitiva il visitatore si può svincolare dal classico ruolo passivo di limitarsi ad osservare l’opera per assumere un ruolo più attivo nel processo che coinvolge anche le fasi di creazione, produzione, distribuzione e consumo: il Prosumer, infatti, può indicare anche una nicchia di mercato nel campo della fotografia, del video e della registrazione Hi-Fi, relativa a prodotti in una fascia intermedia tra i modelli professionali e quelli amatoriali.

L’ambizioso obiettivo di Raf e’, in sintesi, far diventare lo spettatore parte integrante nella realizzazione dell’opera perché può partecipare alla esecuzione e concludere il lavoro proposto.
Il visitatore (“ARTTORE”, artista e visitatore) della Mostra SPORT, NATURA e BRIANZA, 9 - 10 giugno 2018, nella Sala Fotografi (Zona Box) dell’Autodromo di Monza di Monza non e’ solo un “fruitore” perché può ”toccare e riconfigurare i due lavori di Raf collocati sul pavimento”: vengono abbattute “le classiche barriere” che regolano i processi fino ad ora in atto.
Il terzo lavoro,esposto da Raf, un tradizionale acrilico su tela di dimensioni 50x70, collocato su un cavalletto, e’:
LA ROVESCIATA, rappresenta una scivolata: un intervento per portare via il pallone all'avversario sottraendolo al suo controllo con l’azione di contrasto che prevede di andare a terra in acrobazia (tackle)
Il lavoro, a soggetto sportivo, vuole essere l’esaltazione dei tanti che giocano a calcio senza passare alla storia, ma che lavorano per la squadra senza essere nessuna velleità di essere ricordati come campioni: non si celebra il giocatore, bensì il significato atletico dello sforzo. L’attenzione è tutta focalizzata sui muscoli in tensione del giocatore e sull'azione.

Raf sceglie di non rappresentare i volti dei campioni, anche se i corpi, i muscoli e le maglie sono ben delineati: addirittura un calciatore è rivolto verso l'osservatore ma il suo viso è completamente anonimo.
La ragione di ciò e’ dovuta al fatto che Raf vede i calciatori come l'esaltazione dei tanti che giocano al calcio senza passare alla storia e lavorano per la squadra .
Il gioco del calcio è anche questo: tutti ricordano per esempio il famoso gol di Maradona ai Mondiali dell'86 ma pochissimi ricordano chi gli passò il pallone.
Raf e’ interessato a cogliere nel calcio il significato atletico e pone particolare attenzione ai muscoli in tensione dei calciatori oltre che alla "velocità ed all'azione" tanto esaltati dal Movimento Artistico dei Futuristi fondato da Marinetti , che affermavano “…. Ritti sulla cima del mondo, noi scagliamo, una volta ancora, la nostra sfida alle stelle! … ”



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