Rally: anche l'Alpi Orientali volta le spalle a Luise
Il secondo girone del tricolore auto storiche si conferma stregato per il pilota di Adria, sfortunato protagonista di un altro amaro stop.
L'occasione era di quelle ghiotte, data l'assenza dei principali avversari nella rincorsa al bis tricolore nel quarto raggruppamento, ma per Matteo Luise il Rally Alpi Orientali Historic si è rivelato un'altra cospicua dose di amarezza dopo quella del Lana.
Il pilota di Adria, con Melissa Ferro sulla Fiat Ritmo 130 Abarth gruppo A seguita da Silvano Amati e Valentino Vettore, partiva con il consueto passo al Sabato, presentandosi al controllo stop della “Trivio - Stregna” in settima posizione assoluta, a soli tre decimi da un certo Gianfranco Cunico con la Porsche gruppo B, ripetendosi nel secondo passaggio ed andando al riposo notturno con la terza posizione di raggruppamento ed il primato di classe tra le mani.
“Siamo molto contenti del nostro primo giorno all'Alpi Orientali” – racconta Luise – “perchè, come sempre in questa gara, andiamo a confrontare i nostri tempi con il moderno ed eravamo diciassettesimi assoluti con la nostra Ritmo che ha compiuto quarant'anni. Il passo era molto buono, non ci stavamo prendendo rischi ed un terzo di raggruppamento era importante nell'economia del campionato. Eravamo fiduciosi di poter portare a casa un ottimo risultato.”
Il secondo atto del girone di ritorno del Campionato Italiano Rally Auto Storiche serviva sul piatto una pietanza a dir poco sgradevole sulla “Valle di Soffumbergo”, primo tratto cronometrato della Domenica, che segnalava la defezione del portacolori del Team Bassano.
“Sulla prima della Domenica” – aggiunge Luise – “siamo arrivati su una curva dossata dove abbiamo trovato un rappezzo di asfalto che, sinceramente, non ci ricordavamo di aver notato durante le ricognizioni. Il transito delle auto lo ha trasformato in ghiaino e, quando ci siamo passati sopra, la Ritmo si è scomposta al posteriore. Pensavo di essere riuscito a recuperarla ed invece ha avuto un improvviso scarto dal lato opposto, portandoci a toccare con l'anteriore destra contro un muretto. Questo, oltre a rompere il braccetto, ci ha fatto da trampolino e ci siamo fermati sul mio fianco. Non mi sento di essere arrabbiato con me stesso perchè l'unico errore che posso attribuirmi è forse quello di non aver segnato lo sporco in quel tratto.”
Un passo falso che, in termini di classifica CIRAS, potrebbe essere meno doloroso del previsto per il campione in carica polesano, data appunto la già citata assenza in Friuli dei principali candidati a contendergli il titolo di quarto raggruppamento, ma che conferma un momento no.
“La dea bendata non è nostra amica al momento” – conclude Luise – “perchè, per la tipologia di toccata, potremmo essercela cavata con molto meno in altre situazioni ed invece ci è costato davvero caro. Con l'inizio del secondo girone sembra che la fortuna ci abbia abbandonato ma questo zero non è poi così pesante, visto che mancavano i nostri principali antagonisti. L'italiano si prende ora una bella vacanza, non si tornerà in gara prima di fine Settembre, ma nel frattempo io e Melissa ci faremo un bel regalo, nel mese di Agosto, lontano dall'Italia.”