Recital Tante facce nella memoria: un viaggio sulla musica d’autore portato in scena dagli studenti del Liceo ‘C. Colombo’ di Marigliano (Na)
Sabato 07 giugno 2014, le allieve e gli allievi del Liceo Statale Scientifico, delle Scienze umane, Linguistico e Artistico ‘C. Colombo’ di Marigliano (Na), diretto dalla Prof.ssa Maria Grazia Manzo, si cimenteranno in un Recital dall’affascinante titolo: Tante facce nella memoria, incontro con la musica d’autore italiana e internazionale dal dopoguerra a oggi, guidati dai Prof. Ciro Castaldo, Luigi Perrone, Stella Prisco e Mariacira Borrelli.
Sabato 07 giugno 2014, le allieve e gli allievi del Liceo Statale Scientifico, delle Scienze umane, Linguistico e Artistico ‘C. Colombo’ di Marigliano (Na), diretto dalla Prof.ssa Maria Grazia Manzo, si cimenteranno in un Recital dall’affascinante titolo: Tante facce nella memoria, incontro con la musica d’autore italiana e internazionale dal dopoguerra a oggi, guidati dai Prof. Ciro Castaldo, Luigi Perrone, Stella Prisco e Mariacira Borrelli.
In questo spettacolo, che sarà caratterizzato da dialoghi, monologhi, proiezioni video, esibizioni canore e coreografie, i giovani studenti vestiranno i panni, tra gli altri, di personaggi come Modugno, Dalla, Battisti, Fossati, Gaber, De André, Rino Gaetano, Baglioni, Gabriella Ferri, Mia Martini, Caparezza, Georges Brassens e gli Inti Illimani.
L’idea dei docenti e dei ragazzi è quella di far rivivere il nostro recente passato attraverso le canzoni dei maggiori cantautori italiani e internazionali, effettuando una sorta di anamnesi dei sogni, delle speranze, delle illusioni ma anche degli errori, delle inquietudini di intere generazioni.
I professori hanno avvertito la necessità di stimolare i ragazzi a curiosare nel nostro recente passato, spesso trascurato dai libri di storia, per recuperare quelle motivazioni, quell’entusiasmo che richiama all’impegno per la costruzione di un mondo migliore, di una società sempre più giusta e a misura d’uomo.
L’intento, accolto con grande entusiasmo dagli allievi del Liceo, non è stato quello di ricostruire un percorso storico, ma di cogliere con la tecnica del flashback attraverso la testimonianza e i testi di musicisti italiani e stranieri, il clima di quegli anni, il fermento intellettuale che trasformò l’Italia in un’officina di idee, di proposte che hanno contribuito a sprovincializzare la nostra cultura, non solo musicale, e a farla apprezzare in tutto il mondo.
Originale l’idea di narrare questi incontri tra gli artisti, scrivendo appositamente dei dialoghi, a partire dall’immediato dopoguerra con la presenza in scena delle madri di Lucio Dalla e Gianfranco Baldazzi a desiderare un domani migliore anche per i loro figli, e passare alla piccola rivoluzione musicale con “Volare” ad opera di Domenico Modugno e Franco Migliacci, che commentano la nascita del brano.
Fino ai cambiamenti del ’68, sulla scena quella che diventerà la nuova generazione di interpreti e di cantautori seduti su una panchina. Sono Ivano Fossati, Rino Gaetano, Francesco De Gregori, Loredana Berté, Fabrizio De André, riuniti a discutere sulle difficoltà di proporre il loro repertorio perché le case discografiche sbarrano la strada, e una Mia Martini che canta “Blowing in the wind” di Bob Dylan con il suo desiderio di affrontare temi lontani dal messaggio cosiddetto politico e una serie di dialoghi tra lei e Lucio Dalla, con le loro confidenze, e con Francesco De Gregori che compone “La donna cannone” nel momento più difficile per Mimì, quando è costretta a ritirarsi dalle scene.
La chiusura dello spettacolo è legata a Rino Gaetano che introduce “Ma il cielo è sempre più blu” con dei versi attuali e un messaggio di speranza ‘Chi… nonostante tutto resiste, spera, lavora e lotta affinché il cielo sia veramente sempre più blu…’
Gran finale con tutti i protagonisti in scena…
Chez Mimi'
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