Reti e Aggregazioni Immobiliari 2014
Franchising Immobiliare ancora in rosso: -12,47%
L'ultimo anno lascia sul terreno 575 agenzie affiliate (14,25% del totale franchising), a conferma del trend negativo registrato a partire dal 2010. Le criticità riferite al format proposto riguardano generalmente i costi fissi legati all'affiliazione, la mancata efficacia dei servizi offerti, la scarsa efficienza nell'erogazione dei servizi pagati.
L'assunto dell'agente immobiliare medio che esce da un sistema di affiliazione è: "Il sistema mi costa troppo rispetto ai vantaggi competitivi ed economici che dovrei riscontrare nella pratica quotidiana".
Il mercato dell'intermediazione resta comunque molto fluido e in costante movimento, alla ricerca di formule di aggregazione che facciano la differenza rispetto al passato. Nascono consorzi, associazioni e MLS a valenza locale, dove l'appartenente riscontra qualche vantaggio in più nella comunione di strumenti tecnologici e servizi complementari per la propria agenzia immobiliare.
Si affrontano in modo sempre più marcato i temi legati all'utilizzo di social network professionali e del co-working, che stanno rivoluzionando il lavoro in rete e la condivisione di opportunità, riducendo costi economici e favorendo sinergie e selezione tra gli operatori.
I brand nazionali devono tornare nei fatti a: focalizzarsi sull'agente immobiliare in un'ottica win-win, dove si incassano royalties a fronte delle performance del partner affiliato, rivalutare le politiche aggregative con altri gruppi per eliminare centri di costo e liberare risorse per creare nuove opportunità, passare dalla visione di rete agenziale a quello di rete distributiva, "ultimo miglio" della filiera, indispensabile per conquistare segmenti di mercato diversamente fidelizzati.