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Riscopriamo Itri...

12/11/08

Una realtà a misura d'uomo ricca di storia e di tradizione. Dall'infiorata alle specialità enogastronomiche...

Itri: una terra ricca di storia, di tradizioni, di cultura, di sapori nostrani. Ma non solo. Il territorio itrano - la cui caratteristica ambientale peculiare è quella di essere praticamente a cavallo tra collina e mare - evidentemente è alle soglie di una nuova era in quanto ha calamitato a sé anche l'attenzione della popolazione straniera che ha scoperto e dato particolare risalto al settore del mercato immobiliare.

"Itri come la Toscana": questo l'apprezzabile paragone recentemente messo in evidenza dalla stampa. Ma non è la prima volta (vedi zone del Sud-Italia come la Basilicata e l'Irpinia) che luoghi cosiddetti a "misura d'uomo", in cui la vita è decisamente più genuina rispetto a quella delle affollate metropoli piene di smog, vengono presi seriamente in considerazione anche da comunità straniere, come ad esempio quelle anglosassoni.

E allora vale davvero la pena di spalancare la "porta" di questo paese che ha dato i natali a personaggi illustri: da Michele Pezza (conosciuto come Frà Diavolo, brigante e patriota) a Beato Paolo Burali D'Arezzo (arcivescovo di Napoli). E ancora da Papa Urbano VI al patriota Raffaele Gigante, per finire all'astronomo Giovan Battista Manzi.

Un territorio – abbiamo detto - ricco di storia, basti pensare all'antico castello medioevale; sorto come roccaforte per difendersi dalle incursioni attualmente in fase di restauro, vittima del tempo e delle devastazioni della seconda guerra mondiale.

Collocato lungo il percorso della Via Appia (strada romana del IV secolo a.C. che univa Roma a Capua e, in un secondo momento, a Brindisi) il paese ebbe solo nel Medioevo un notevole incremento della popolazione con conseguente sviluppo urbanistico.

Da qualche anno, la locale proloco ha dato il via ad una colorata manifestazione denominata: "l'Infiorata" che ha luogo nel giorno della ricorrenza del Corpus Domini: in pratica si tratta della realizzazione – in strada – di grandi quadri, prima semplicemente abbozzati e successivamente colorati con petali di fiori raccolti proprio nel territorio di Itri.

Un'usanza che non solo è un vero e proprio motivo di aggregazione per la popolazione locale, ma anche un modo per far emergere dai famosi quadri "fioriti" temi a sfondo religioso o - in ogni caso – legati al territorio di Itri. Il tappeto di fiori, inoltre, viene per tutto il giorno visitato da numerose persone e percorso dalla processione del Corpus Domini.

Non solo usanze: Itri offre anche la possibilità di valorizzare attività artigianali; note e apprezzate le lavorazioni in ceramica, legno, strame e pietra. Dalla storia, ai costumi, alle tradizioni, alle specialità enogastronomiche che si possono gustare in questa terra pontina: come le zeppole, i migliacci, gli struffoli. Fino alle ricette un po' più elaborate e caratteristiche, come le lumache con patate e peperoni nonché il rinomato piatto di cotiche e fagioli.



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