SOCIETA
Comunicato Stampa

Russia vs. Ucraina/Nato: più che un regime change in Russia si cerca un “economic change” europeo.

Alcune considerazioni sulle implicazioni economiche internazionali del conflitto in Ucraina.

web agencyI tempi sono maturi per la grainde battaglia di Kherson. Gli ucraini in avanzata e controffensiva grazie anche, e probabilmente molto, ai missili a media gittata Himars messi a disposizione dagli Stati Uniti, all’intelligence americana e britannica ed al miglior equipaggiamento e morale delle truppe, tenteranno a breve di riconquistare la città di trecentomila abitanti posta nel sud dell’Ucraina.

I precedenti storici della guerra in Ucraina

Posto che la guerra incominciata il 24 febbraio di quest’anno è stata provocata dalla Russia e dunque va condannata, vi sono una serie di precedenti storici che integrano le cause attuali di tale conflitto. Le ostilità invero iniziano nel 2014, con il colpo di stato – descritto dal mainstream come una rivoluzione democratica di piazza (la c.d. Euromaidan)- che comportò la destituzione illegale del presidente Viktor Janukovyč, proveniente dall’oblast russofono di Donec’k, nel Donbass. Janukovyč in un primo momento ebbe un approccio orientato verso l’Unione Europea, che cambiò successivamente, ufficialmente a causa delle pesanti riforme richieste da Bruxelles per l’integrazione nella Ue, tanto da comportare un riavvicinamento a Mosca. Il colpo di stato del 2014, cui parteciparono anche forze politiche e squadre paramilitari di estrema destra,fu sostenuto politicamente ed economicamente dagli Usa(amministrazione Obama, vice Joe Biden, l’attuale presidente degli Stati Uniti d’America). Dal 2014 la famiglia Biden ha interessi economici in Ucraina (il figlio Hunter Biden percepiva 50mila dollari al mese come consulente di un’importante società ucraina di gas, ed è accusato di finanziare dei biolaboratori con finalità militari in Ucraina). Le principali multinazionali americane come Monsanto (ora Bayer), Dupont avrebbero acquistato, secondo l’Oakland Institute, apprezzato think tank americano, 17 milioni di ettari di terreni ucraini. Dal 2014 il paese riceve armi, finanziamenti ed addestramenti militari dagli Stati Uniti ed è coinvolto in esercitazioni militari Nato. L’appoggio militare all’Ucraina da parte degli States non è dunque disinteressato, come potrebbe sembrare. Dall’altro lato l’intervento russo in Donbass non si giustifica solo con l’appartenenza etnica comune e con le stragi commesse dagli ucraini e dalle milizie neonaziste a partire dal 2014. Il Donbass è la seconda area d’Europa più ricca di giacimenti minerari, dopo la Norvegia.

I benefici per gli Stati Uniti dalla guerra in Ucraina

Il massiccio appoggio militare e finanziario statunitense all’Ucraina è mascherato dal sostegno ad un paese libero e democratico (e democratico non è) aggredito (questo sì), in quanto si intende difendere i propri interessi in quel paese (l’economia si protegge con le forze armate, anche). In più l’economia americana in crisi aveva necessità di riavviarsi. Come? Attraverso, per esempio, la smobilitazione degli interessi russi in Europa in gas e petrolio, fiaccando l’economia dei partner Ue, dipendente fortemente dal gas russo, e con l’applicazione di pesanti sanzioni economiche alla Russia, che però funzionerebbero come un boomerang a danno dell’Europa, e dunque a vantaggio degli Usa. La conseguenza è che in pochi mesi il prezzo del gas e dell’energia elettrica è praticamente quadruplicato in Europa, mettendo in ginocchio aziende e famiglie. Il prezzo del gas naturale negli Stati Uniti è 0.044 U.S. Dollar per kWh. Il prezzo medio nel mondo è 0.075 U.S. Dollar per kWh. Gli States producono gas naturale e petrolio, che dunque non importano, se non in minima misura. Il prezzo medio del petrolio negli Stati Uniti in questo periodo è 1.14 (U.S. Dollar), con un minimo di 1.04 (U.S. Dollar) il 19-settembre-2022 e un massimo di 1.33 (U.S. Dollar) il 04-luglio-2022. Per fare un paragone, il prezzo medio del diesel nel mondo per questo periodo è 1.89 U.S. Dollar. Gli Usa inoltre producono e vendono Gnl. Il ministro dell’Economia francese Bruno Le Maire accusa gli Stati Uniti, a proposito della fornitura del gas naturale liquido ai paesi europei: “Costo quattro volte superiore rispetto a quello al quale viene venduto agli industriali americani. Il conflitto in Ucraina non può sfociare in una dominazione economica statunitense”.

Secondo alcune proiezioni, inoltre, il costo degli approvvigionamenti per le imprese italiane ed europee sarebbe sette volte superiore a quello sostenuto dagli americani, il che ingenera una concorrenza “sleale” a tutto vantaggio dell’economia a stelle e strisce. Dunque più che un improbabile regime change in Russia, un disastroso economic change in Europa, con profitto per gli Stati Uniti d’America. Tale disastro verrà parzialmente compensato con la partecipazione di importanti imprese europee alla ricostruzione dell’Ucraina.




Licenza di distribuzione:
Photo credits: web agency
INFORMAZIONI SULLA PUBBLICAZIONE
Music's Takin' Over
Responsabile account:
Manuel Buccarella (titolare e curatore del blog)
Contatti e maggiori informazioni
Vedi altre pubblicazioni di questo utente
RSS di questo utente
© Pensi che questo testo violi qualche norma sul copyright, contenga abusi di qualche tipo? Contatta il responsabile o Leggi come procedere