Santa Maria di Leuca: Finibus Terrae
Santa Maria di Leuca, Le tradizioni, il Santuario Pontificio e il miracolo
Santa Maria di Leuca si trova nel "Tacco d'Italia" in Puglia in provincia di Lecce dove sorge la Basilica Pontificia Minore Sancta Maria de Finibus Terrae. Il culto della Madonna di Leuca risale al IV secolo d. C. ed è sentito in salento, in Italia e in tutta Europa. Si narra di un grande miracolo che avrebbe salvato nel 365 d.C. le genti del Capo di Leuca da un disastro. Infatti le cronache del tempo narrano che un grande maremoto stava per abbattersi sul Capo di Leuca impaurendo al punto tale gli abitanti da costringerli in gran numero a chiedere aiuto alla Madonna che con un miracolo frenò le acque del mare. era il 13 Aprile 365 e da allora ogni 13 aprile si onora il culto della Madonna.
Il Santuario di Leuca, sorto nel I secolo d.C. sulle ceneri di un antico tempio greco dedicato alla dea Minerva, fu distrutto numerose volte, ma sempre riedificato nello stesso posto. La prima distruzione risale al tempo delle persecuzioni volute dagli imperatori romani contro i cristiani per poi essere riedificato e consacrato al culto di Maria Vergine nel 343 da Papa Giulio I. La seconda distruzione avviene al tempo delle invasioni barbariche, la terza nel periodo carolingio, la quarta nel 1480 in concomitanza con l’eccidio di Otranto, la quinta nel 1537 ina incursione dei Turchi saraceni. Fu durante questo saccheggio che andò distrutta la famosa tela della Madonna col Bambino dipinta da Giacomo Palma senior, discepolo di Tiziano. In una successiva fase di ricostruzione, Giacomo Palma il Giovane (il nipote) dipinse una copia del quadro originario. Purtroppo anche questa seconda tela fu parzialmente distrutta nel 1624 a seguito di un nuovo incendio. del quadro rimase solo la parte centrale raffigurante la Madonna col Bambino, ed è quella che ancor oggi si può ammirare sull’altare maggiore. la chiesa subì l’ennesima incursione nel 1689.Il Santuario, così come lo vediamo oggi, fu ricostruito tra il 1720 e il 1755 da monsignore Giovanni Giannelli, che fece dare alla struttura un aspetto fortificato per difenderla dai saccheggiamenti. Con il Santuario furono costruiti anche gli edifici annessi per offrire ospitalità ai pellegrini.
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