SPETTACOLO
Comunicato Stampa

Sconosciuti fino all'alba! Il nuovo lavoro teatrale di Gennaro Testa

29/11/10

Cosa accade quando due giovani, rinchiusi per un errore in una casa, si innammorano l'uno dell'altra, ma nonostante gli sforzi profusi, non riescono proprio a dirselo?

Sarà il Teatro Gassman di Civitavecchia a dare il battesim, alla commedia brillante “sconosciuti fino all’alba, di Antonio Caruso per la regia di Gennaro Testa. Lo spettacolo debutterà infatti il 10 Dicembre prossimo al teatro Gassman di Civitavecchia dove si fermerà per tre giorni. Due soli interpreti in scena, Laura Lisanti e Andrea Fersula. Un lavoro brillante, in cui si disegna a tinte vivaci la forzata convivenza, di una coppia di giovani che rimasti chiusi per errore in una casa in cui erano stati invitati come ospiti ad una festa, loro malgrado si innamorano. Ed è proprio questo risvolto rosa, a dar vita ad una storia bizzarra, a tratti goffa, i due infatti pur tentandoci in tutti i modi, non riescono proprio a confessarsi i reciproci sentimenti. Doppi sensi, “paraventi” psicologici dietro ai quali “nascondersi”, discorsi “strampalati” e perfino uno strano gioco erotico, nato più per caso che per una precisa volontà, faranno da cornice ad una storia destinata a non nascere.
Gennaro Testa, ha scelto per questo lavoro due giovani ma più che rodati attori. Ha dato al lavoro un ritmo sostenuto, a tratti forsennato, quasi a voler sottolineare la voracità con cui i giovani di oggi divorano ciò che gli sta intorno, ivi compresi i propri sentimenti. Un linguaggio teso a richiamare l’attenzione dello spettatore su di una strana “incapacità” comunicativa che sembra attanagliare le nuove leve generazionali, pur se figli di un tempo votato all’estrema comunicazione. In realtà, come ha precisato lo stesso regista, “ i giovani di oggi non è che non comunichino, anzi. Solo che lo fanno in modo e con dei tempi difficili per noi “adulti” da recepire. Ciò che in pratica è diverso è il codice con cui essi comunicano tra loro, un codice che sembrerebbe voler tenere fuori il mondo. In effetti è la stessa società che gli “impone determinati modelli comportamentali, e tra questi certamente manca un modello chiaro che gli permetta di dire ciò che provano per un’altra persona, senza sentirsi dei marziani.
La commedia dopo Civitavecchia, sosterà anche se solo per un giorno a Napoli, ma si prevede un ritorno più lungo, presso il teatro Tasso, che insieme con L’officina teatrale ed il Teatro Gassman ha prodotto lo spettacolo.

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Gianfranco Torre (Giornalista)
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