Scrittori, poeti, giornalisti, imprenditori e medici: la sicilianità non ha confini

Mimmo Costanzo fra i premiati della 36ª edizione della «Giara d’argento»

La cultura, la scienza, le istituzioni, l'imprenditoria, le forze dell'ordine. Sono stati questi i punti cardine attorno ai quali ha ruotato la 36ª edizione della "Giara d'argento" e del premio internazionale di giornalismo "Alfio Russo", manifestazione che quest'anno ha dato prova di sempre maggiore professionalità e competenza, grazie a un lavoro preparatorio di mesi e a una macchina organizzativa ben messa a punto, in tanti anni di successi, dal suo patron, il grande ufficiale Alfio Di Maria.

Scrittori, poeti e medici, imprenditori e giornalisti hanno scritto il loro nome nell'albo d'oro del premio, nel quale figurano da Biagi a Spadolini, da Montanelli a Cannavò, solo per citarne alcuni dei più carismatici. Così, se con la 35ª edizione sembrava essersi conclusa una vera 'epoca', con la successiva si è andati oltre, verso nuovi traguardi che hanno proposto, con il talento di chi sa ben miscelare sobrietà e stile, riconoscimenti alle straordinarie capacità dei siciliani. E infatti, come un filo rosso che ha caratterizzato tutta la cerimonia, la sicilianità, unita al talento e all'originalità, è stata la nota dominante della manifestazione, durante la quale sono stati attribuiti riconoscimenti a personaggi che hanno lavorato e agito per la promozione di valori, interessi, energie in settori in cui la Sicilia occupa una posizione di sicuro rilievo.

La cerimonia si è svolta domenica sera nel Municipio di Giarre - presentata da Lilli Correnti -, in concomitanza con la finale dei Campionati europei di calcio, circostanza che è stata opportunamente affrontata con l'installazione di un megaschermo tv nell'antisala del Salone degli specchi, dove gli ospiti hanno potuto seguire il primo tempo della competizione («Dopo la partita – ha auspicato Di Maria alle 20.30 - gioiremo insieme all'Italia e consegneremo i premi: sarà una doppia festa»). Il seguito è ormai storia: alla fine del primo tempo, sul 2 a 0, quando le speranze della Nazionale si erano ridotte al lumicino, si è deciso di non tergiversare oltre e si è dato il via alla consegna delle esclusive "giare" in argento.

Ma vediamo nel dettaglio la lista delle personalità premiate quest'anno: per la cultura sono stati consegnati riconoscimenti al vescovo emerito di Acireale, mons. Pio Vittorio Vigo, per i suoi "meriti di poeta ispirato da celesti ideali versato a cantare gioiosamente le lodi del Signore"; a Sarah Zappulla Muscarà, docente di Letteratura italiana alla facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Catania, per avere "messo in luce aspetti sconosciuti o poco esplorati del mondo creativo di autori come Verga, Capuana, De Roberto, Martoglio, Pirandello, e per aver lanciato l'opera di Stefano Pirandello". Per l'imprenditoria la "giara", premio "Salvatore Cundari", è stata consegnata da Gino Cundari a Mimmo Costanzo per "l'esperienza maturata nel settore delle grandi infrastrutture assumendo ruoli di grandissima responsabilità operativa". Per le forze dell'ordine il riconoscimento è stato consegnato al questore della provincia di Catania, Antonino Cufalo, per le sue doti di "equilibrio e capacità organizzativa, e le rarissime qualità organizzative e umanitarie". Per le istituzioni è stato premiato il prefetto di Catania, Francesca Cannizzo (ha consegnato il riconoscimento l'assessore provinciale Pippo Pagano), per la "forza esemplare del suo impegno di figura pubblica al servizio dello Stato, sempre vigile nell'affermazione e nella difesa dei principi di legalità e nella tutela dei diritti dei cittadini". Il premio scientifico medico "Prof. Angelo Majorana" è stato attribuito al prof. Corrado Tamburino – per l'occasione era presente la signora Ina Pantò Majorana che ha consegnato il premio assieme al vicesindaco di Giarre Leo Cantarella -, direttore del Dipartimento cardiovascolare dell'Azienda Ferrarotto S. Bambino di Catania e direttore della Scuola di specializzazione in Cardiologia dell'Università di Catania, per "l'eccellenza della sua opera di medico, di ricercatore, di docente".

Quindi i premi di giornalismo: "giara" a Matteo Denti dell'agenzia Reuters, un catanese diventato cittadino del mondo, testimone coraggioso di diversi teatri di guerra e di aree di crisi, dall'Iraq all'Afghanistan, dalla striscia di Gaza al Kosovo, fino alle "primavere arabe". E dulcis in fundo il premio internazionale di giornalismo "Alfio Russo" allo scrittore e giornalista del Corriere della Sera Matteo Collura, autore fra l'altro della biografia di Pirandello e di quella di Leonardo Sciascia, del quale fu amico. «La mia grande fortuna – ha detto lo scrittore – è di fare il lavoro che ho scelto e di essere nato in Sicilia, non solo un'isola circoscritta ma metafora del mondo intero, un universo smisurato che mi sorprende sempre». Nino Milazzo, presidente della giuria del premio, ha poi annunciato che dal prossimo anno rinuncerà a questo impegno, ricordando di aver conosciuto Alfio Russo nella redazione de La Sicilia e di come il giornalista giarrese abbia dato un nuovo corso al giornale di via Solferino. Ha quindi parlato di Candido Cannavò (era presente la signora Franca Roberto, vedova del giornalista) e dell'esempio di questi grandi maestri.

A completare la rosa dei premiati due riconoscimenti sono stati consegnati a due conduttrici, insieme con Pippo Baudo o da sole, di tantissime edizioni della manifestazione: Flaminia Belfiore e Marina Cosentino. Sorpresa finale il collegamento telefonico effettuato da Tuccio Musumeci con Pippo Baudo che ha ribadito l'importanza del premio, definendo Di Maria "personaggio vincente". Il vicesindaco Cantarella ha quindi accolto con entusiasmo la proposta di Di Maria di attribuire la cittadinanza onoraria di Giarre a Pippo Baudo, Mario Ciancio Sanfilippo e Nino Milazzo. Ultimo tassello della ricca serata il dono da parte di Di Maria al Comune di Giarre del primo numero del Corriere della Sera, che è stato esposto nel Salone degli specchi.

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