SPETTACOLO
Comunicato Stampa

'Scusate se insisto', il nuovo spettacolo comico-musicale di Lino Barbieri

04/03/11

In scena al teatro Totò da giovedì 13 a domenica 27 marzo

Un purosangue della risata nella casa della comicità partenopea. Lino Barbieri presenta al Teatro Totò di Napoli il suo nuovo spettacolo, “Scusate se insisto”, in scena da giovedì 17 a domenica 27 marzo. Scritto da Lello Marangio, lo show comico-musicale diretto da Gaetano Liguori è un pretesto per raccontare il tessuto sociale e l’attualità nella quale viviamo.
La missione è una: divertire utilizzando le armi classiche dei monologhi, delle canzoni, dei personaggi del nostro tempo costruendo uno spettacolo che dà modo a Barbieri - imitatore, trasformista e cantante, cresciuto artisticamente accanto a Oreste Lionello e Pier Francesco Pingitore nel “Bagaglino” romano – d’intrattenere il pubblico ed esprimere tutte le sue capacità artistiche.
Accompagnato sul palco dalla band Animamia (5 musicisti, già al fianco di Audio 2 e Adriano Pappalardo) e dal corpo di ballo (6 ballerine) diretto da Ettore Squillace, Barbieri s’interroga sulla società, sulle manie dell’uomo, sul progresso che ci permette di sognare un futuro su Marte e ai settantenni di fare sesso grazie al Viagra. Sui cambiamenti della televisione - sempre più rissosa, volgare e priva di contenuti - e sulla politica che è il vero grande cabaret contemporaneo.
A dargli man forte i suoi alterego: Giorgio Pilastro – un cinico costruttore senza scrupoli che rende lecito ogni illecito – e Remo Contro, un eterno ribelle, un bastian contrario che dice no ad ogni cosa. Ma anche le caratterizzazioni di brani celebri della musica leggera: da “Attenti all’ASL” di Lucio Dalla a “L’ingegnere e i sette vani” e “Il signore degli spinelli” di Riccardo Cocciante, passando per i classici di Vasco Rossi, Renato Zero, Ray Charles e Pino Daniele.
Il tutto con l’ausilio di uno schermo che rende la narrazione più dinamica e che fotografa, in maniera burlesca e irriverente, le disavventure croniche del Belpaese. Dalle stragi del sabato sera, ai problemi della Sanità; dalle separazioni facili che generano i poveri del terzo millennio, alla voglia spasmodica di apparire, fino ai social network che hanno cambiato il nostro modo di vivere. Un puzzle composto da vari frammenti: vizi e paure di una nazione alle prese con un’isterica crisi d’identità.
Rispetto al precedente allestimento, “Misto Lino”, in “Scusate se insisto” c’è più consapevolezza nel raccontare le vicissitudini e i trend quotidiani che rendono l’uomo vittima consapevole-inconsapevole del suo tempo. Infatti, nelle due ore di messinscena, Barbieri non solo analizza i temi caldi dell’attualità deformandoli attraverso la sua comicità esilarante, ma insiste con gli spunti di riflessione. Uno show satirico che – e non poteva essere diversamente, vista la data del debutto – celebra a modo suo anche i 150 anni dell’unità d’Italia. Perché, uniti o meno, ormai è tempo di Bunga Bunga e chi non lo sa fare non è un vero italiano!



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