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Comunicato Stampa

Sei reporter e un tour operator del Regno Unito sulle tracce ebraiche in Emilia Romagna

22/04/13

Si svolgerà dal 24 al 28 aprile in Emilia Romagna un educational tour alla scoperta di alcuni luoghi ebraici della regione - L’iniziativa promossa da Apt Servizi vedrà presenti sei giornalisti che scrivono per media ebraici del Regno Unito e un tour operator inglese - Tappe a Bologna, Cento e Ferrara - Nella città Estense sorgerà il Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah (MEIS)

Sulle tracce dei luoghi della memoria e della presenza viva della cultura ebraica in Emilia Romagna. E’ il contenuto dell’educational tour di tre giorni (dal 24 al 28 aprile) di sei giornalisti che scrivono per media ebraici del Regno Unito (Jewish Telegraph, Jewish Renaissance, American Jewish Press, Jewish Chronicle, il portale di notizie ebraiche inglese www.totallyjewish.com) e del titolare del tour operator inglese Jewis Heritage Tours of Eastern Europe (JHTee) specializzato in itinerari ebraici in Europa.

La presenza ebraica in Emilia Romagna

La presenza ebraica, in Emilia Romagna, documentata dal XIII secolo, è oggi visibile in diversi luoghi. Sono ventisei le località in cui vi sono tracce di un antico quartiere ebraico; undici ghetti; venti cimiteri ebraici; trentasei sinagoghe antiche, di cui quattro ancora attive e una a Bologna, ricostruita negli anni cinquanta; un vasto patrimonio di arredi sinagogali e di oggetti rituali; importanti raccolte di libri a stampa ebraici conservati nelle biblioteche della regione.

Le tappe del tour nei luoghi ebraici di Bologna, Cento, Ferrara

L’eductour - coordinato da Apt Servizi - inizierà nel pomeriggio del 24 aprile con la visita nel cinquecentesco Ghetto ebraico di Bologna che, in pieno centro medievale vicino alle Due Torri, conserva ancora oggi la propria struttura urbanistica originaria. E’ prevista una sosta anche al Museo ebraico in via Valdonica che rivisita, attraverso percorsi innovativi che si avvalgono anche di strumenti multimediali, la storia del popolo ebraico e ospita sezioni dedicate alla presenza degli ebrei a Bologna e in Emilia Romagna. Nel pomeriggio il gruppo sarà accompagnato in un tour guidato alla scoperta del centro storico di Bologna e la cena si svolgerà presso la Sinagoga di via dei Gombruti 9.
Il secondo giorno dell’educational, giovedì 25, il gruppo in mattinata raggiungerà Fossoli (vicino a Carpi) dove sono visibili le tracce di quello che, dal 5 dicembre 1943 all’agosto 1944, è stato per l’Italia a Fossoli (vicino a Carpi) il principale campo di concentramento e luogo di transito per la deportazione nel Reich. E proprio dal campo di concentramento di Fossoli il noto scrittore italiano Primo Levi (1919-1987) partì il 22 febbraio 1944 alla volta di Auschwitz.
Il gruppo si traferirà poi a Cento per il pranzo e poi visitare in città le testimonianze ebraiche del Ghetto e del Cimitero. Il complesso dell'antico Ghetto di Cento, oggi completamente restaurato, si presenta come uno stretto gruppo di case affacciate su tre cortili collegati, dove spicca quello centrale adornato da alcuni graziosi balconcini del XVIII secolo.
La città di Cento è anche famosa perché abitata da secoli dall’importante famiglia ebraica Disraeli - una lapide, nel Ghetto, ne ricorda la presenza - trasferita in Gran Bretagna nel 1748, il cui più illustre discendente, Benjamin Disraeli, è diventato nel 1874 Primo Ministro inglese.
A fine giornata il gruppo raggiungerà Ferrara dove la giornata si concluderà con una cena base di prodotti della tradizione gastronomica ebraica.
Venerdì mattina 26 aprile il programma dell’eductour prevede, nel cuore del centro storico di Ferrara, la visita guidata ai resti del Ghetto Ebraico dove sono presenti, in via Mazzini, le sinagoghe e il Museo ebraico. Prevista una sosta anche al Cimitero ebraico e la visita dei principali monumenti artistici della città dichiarata Patrimonio Unesco (Castello Estense, Duomo, Palazzo dei Diamanti). I partecipanti all’educational saranno poi coinvolti in una serie d’iniziative previste dal cartellone-eventi della Festa del Libro Ebraico giunta alla sua quarta edizione. Presso il chiostro di San Paolo sono previste soste per partecipare agli appuntamenti: “Sapori di un aperitivo di ispirazione ebraico-ferrarese”, “I musicisti ebrei ed il jazz”, “Aperi-jazz”. Alle 19,50 (presso la Sinagoga) il gruppo assisterà alla funzione religiosa di Kabbalat Shabbat e l’educational tour si concluderà con la cena.
Sabato 27 aprile i partecipanti all’eductour parteciperanno ad altri appuntamenti del Festival del Libro Ebraico: alle 10,15 è prevista, presso la Sinagoga, la funzione religiosa Shachrit mentre dalle ore 23 prenderà il via il percorso guidato “Atmosfere notturne alla scoperta della Ferrara Ebraica ed Estense” e, all’una di notte, presso il cortile d’onore del Castello Estense, ci saranno degustazioni di sapori di ispirazione ebraico-ferrarese. L’educational tour terminerà domenica 28 aprile con la visita di Comacchio.

La Ferrara ebraica immortalata dallo scrittore Giorgio Bassani

A Ferrara il gruppo parteciperà, venerdì pomeriggio 26 aprile, alla “Passeggiata prima di cena… al seguito di Giorgio Bassani”, ad un altro appuntamento della Fiera del Libro Ebraico. Nato a Bologna da una benestante famiglia ferrarese di origine ebraica, Giorgio Bassani (1916-2000) cresce e compie gli studi liceali a Ferrara. Nel secondo dopoguerra Bassani si trasferisce a Roma. La sua fama culmina nel romanzo “Il giardino dei Finzi-Contini” (1962), ambientato a Ferrara, che accese i riflettori sulle persecuzioni razziali commesse in Europa e in Italia dal nazismo e dal fascismo. Nel 1970 il romanzo è diventato un film diretto da Vittorio De Sica. La pellicola vinse l'Orso d'Oro al Festival di Berlino nel 1971 e il Premio Oscar al miglior film straniero nel 1972.

Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah (MEIS)

Durante la sosta a Ferrara sarà presentato il progetto del Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah (MEIS).
Il Museo - affidato alla Fondazione MEIS costituita dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dal Comune di Ferrara, dal Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea (CDEC) e dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (UCEI) - nasce con il compito di testimoniare non solo le pagine più dolorose della vicenda delle comunità ebraiche italiane ma, più estesamente, per narrare la storia, il pensiero e la cultura dell’ebraismo italiano attraverso la realizzazione di attività didattiche, manifestazioni, incontri, mostre permanenti e temporanee, proiezioni e spettacoli sui temi della pace, della fratellanza tra i popoli e dell’incontro tra culture e religioni diverse.
Il progetto architettonico (www.emiliaromagna.beniculturali.it/index.php?it/231/il-progetto) nasce dall'idea di trasformare un luogo in passato inaccessibile e chiuso come l’ex casa circondariale cittadina in luogo permeabile, trasparente, dove diversi elementi come il Tempo, la Storia, la Terra, l'Acqua e l'Aria si combinano per creare un'atmosfera di accoglienza e accessibilità.
Nel dicembre 2011 è stata inaugurata una prima parte del museo con l’apertura al pubblico delle tre sale della Palazzina di via Piangipane che, fino al compimento definitivo dei lavori, ospiterà oltre agli uffici della Fondazione, iniziative culturali, mostre e convegni.
Il progetto architettonico, affidato con un concorso internazionale di progettazione, potrà essere appaltato per il primo lotto esecutivo a fine 2013.



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