Sicilfiat in attesa di giudizio. Mille operai ancora in stallo tra ammortizzatori e futuro incerto. Il sindaco: “Termini merita rispetto”

Sicilfiat di Termini Imerese

E’ una situazione che si trascina da 10 anni per una situazione assurda e già oltre il limite dell’esasperazione quella dei 635 lavoratori ex Fiat e i 300 dell’indotto che da giorni, mese ed anni attendono una risposta industriale e occupazionale da qualsiasi governo si mette alla guida della nazione.

Anche il sindaco di Termini Imerese, Maria Terranova ha voluto dire la sua davanti ai cancelli dello stabilimento, assieme ai sindacati e alle categorie dei lavoratori . – ” La scadenza prevista per il 30 giugno della tutela degli ammortizzatori sociali impone al Governo nazionale e a quello regionale di trovare una soluzione seria, capace di risollevare le sorti di un territorio.La recente caduta del Governo ha, di fatto, sospeso l’approvazione del programma dell’amministrazione straordinaria e rallentato ulteriormente i tempi. Da parte nostra, il 15 febbraio abbiamo ricostituito il “Comitato Permanente dei Sindaci”: per arrivare con più forza a tutti i livelli istituzionali, restando in piena sintonia con le Organizzazioni Sindacali.Vogliamo la massima attenzione del Governo nazionale, del Governo regionale, del Presidente dell’Autorità del Sistema Portuale della Sicilia Occidentale e degli Amministratori Straordinari di Blutec.” –

Il Un rilancio appeso ad un filo, che mantiene viva la speranza di una nuove gestione paventata e poi smentita anche da i tribunali, che mette di fronte anche l’evidenza burocratica e amministrativa di chi deve subentrare. Territorio che chiede tanto dal governo nazionale, valorizzando un intero sistema. . “Termini Imerese merita rispetto e noi faremo tutto quello che è in nostro potere per ottenerlo” – conclude Maria Terranova.

Antonio David