Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo!

26/02/18

di Uhane Noa

A oltre un anno di distanza dalla delibera che ha escluso lo Yoga dalle "discipline riconosciute" dal CONI, dopo mesi di proroga (scaduta il 31/12/2017), cosa ne sarà del futuro dello Yoga in Italia?

Il CONI, nonostante le pubbliche promesse di Malagò (http://it.tinypic.com/r/35jvvjo/9), non avendo reinserito lo Yoga tra le discipline riconosciute, ha sancito l’esclusione per tutte le ASD e SSD da quel regime fiscale che fino a oggi ne ha sostenuto e garantito le attività.

A rimetterci, ovviamente, non saranno i grandi gruppi o i circoli d’élite, ma le realtà di piccole e medie dimensioni, gli insegnanti neodiplomati e gli istruttori free-lance che, tra mille sacrifici, hanno reso lo Yoga una delle discipline più praticate in Italia da persone di ogni età e status sociale.

Per loro la scelta ora è chiara: interrompere l'attività (come diverse associazioni stanno già facendo) o far ricadere sull’utenza gli aumenti relativi ai nuovi costi di gestione?

Visto che, di fatto, il CONI e lo Stato ostacolano la diffusione di una disciplina universalmente riconosciuta per i suoi benefici, oggi anche scientificamente riconosciuti - e gli Enti di Promozione Sportiva offrono soluzioni palliative per nulla risolutive - chi si farà carico delle istanze di migliaia di associazioni, insegnanti e praticanti per arrivare finalmente a una soluzione definitiva di questa situazione che si protrae ormai da tempo?

Siamo noi il cambiamento che vogliamo vedere nel mondo, muoviamoci “yogicamente”, in “unione” (valorizzando l’etimologia della parola “Yoga”): invitiamo tutti a firmare la petizione alla pagina https://www.change.org/p/comunicazione-coni-it-grave-attacco-del-coni-all-associazionismo-sportivo-salviamo-le-discipline-escluse e a condividere questo articolo e la petizione stessa con tutti i nostri contatti!