Silenziosa Carnia, fra nevi e spezie. 10 buone ragioni per visitarla. Parola de La Cucina Italiana
Il numero di gennaio della storica rivista LA CUCINA ITALIANA dedica un ampio servizio alla Carnia firmato da Nicola Giglio e accompagnato dalle fotografie di Gaia Marturano.
Il reportage illustra dieci buone ragioni per intraprendere questo itinerario goloso: “Si scia e si passeggia tra boschi imbiancati e villaggi fermi nel tempo. Si visitano botteghe di artigiani dalla sapienza secolare. Si assaggiano prodotti straordinari, come la birra e il prosciutto affumicati. E i profumati cjarsons, che nel ripieno ricordano la saga dei venditori ambulanti”.
Da pag 117
“Sulle strade della Carnia sembra di viaggiare in un paesaggio irreale. Tutto è immobile, cristallizzato dal freddo e dalla neve. In giro si vedono pochissime persone. Si allontanano fino a sparire alla vista, inghiottiti da un portone. Come in un viaggio nel tempo, passato, presente e e futuro si confondono. C’è solo una cosa da fare per scoprire la Carnia: entrare! Come nel Paese delle Meraviglie. Ecco 10 buone ragione per farlo.”
1. Iniziare la giornata con una S
2. Deliziarsi con gli sciroppi
3. Fermarsi in una lataria
4. Guardare l’ora a Pesariis
5. Sciare sul Monte Zoncolan
6. Andare in una libreria con cucina
7. Trovare un po’ di relax alle terme
8. Scoprire la storia dei cramars
9. Cercare una camera tra le case di Sutrio
10. Assaggiare il prosciutto affumicato
e nello spazio per il prodotto tipico:
Cjarsons: i ravioli legati alla tradizione dei cramars, i venditori ambulanti. La farcia può essere dolce, vengono cotti in acqua bollitti e mangiati con il butto fuso. Ogni famiglia ha la propria ricetta, ognuna diversa delle altre.
e gli indirizzi utili
dove mangiare, dove comprare suggestivi souvenir, dove chiedere informazioni.