ARTE E CULTURA
Comunicato Stampa

'Smitty il gatto ed altre storie'

24/11/10

Caterina Devi presenta Elisa Abela. A cura di canecapovolto. Il lavoro di Elisa Abela – alla sua prima mostra in Sicilia - pulsa di energia pop e del passato ritrovato, odora di muffa e di feroce ironia, inventa continuamente nuovi dispositivi ottici.

DATA 10 / 24 dicembre 2010 (venerdì ore 18.00/20.00 o su prenotazione)
VERNISSAGE venerdì 10 dicembre ore 18.00
INGRESSO libero
ORARI DI APERTURA venerdì dalle 18.00. alle 20.00 o su prenotazione (338 2203041)
LOCATION BOCS, box of contemporary space - via Grimaldi, 150 Catania
INFO AL PUBBLICO 338 2203041 • info@bebocs.it

Il bisogno è compulsivo: tutto andrebbe toccato ed annusato per poi accomodarsi in un’altra dimensione (l’unica): il mondo dei bimbi e delle persone per bene. Libri infarciti di foto antiche stanno letteralmente per esplodere, buste trasparenti sigillate con dentro vecchie lettere mai aperte, immagini grafiche con interventi minimi le guardiamo 3 o 4 volte e diventano specchi, detournements e collages apparentemente rozzi urlano qualcosa che non afferriamo completamente. Ci sembra di udire un sassofono nello sfondo (è la sua amica Caterina Devi, inseparabile) ma non accetteremo l’invito a seguirla nei suoi luoghi oscuri; mai entrare (per esempio) nelle sue scatole di legno foderate. Il Passato, quando si era tutti educati e composti e si rideva a comando, è uno spettacolo confortante: Elisa Abela agisce su questo Passato con rigore e senza troppo compiacimento. “Qui tutto è vecchio” – hanno dichiarato due anziani signori al vernissage di una mostra passata di Elisa Abela - “Che ci ha chiamato a fare?”

BIO ELISA ABELA
Artista visiva e musicista, Elisa Abela nasce a Crotone ma vive e lavora a Catania. La chiave della sua ricerca è racchiusa nella frase “Nessuno deve sentirsi al sicuro nei miei luoghi”, che solo apparentemente minaccia chi guarderà i suoi collages, i suoi dipinti e ascolterà il suo sassofono. Nel 2008 l’incontro con la fotografa Caterina Devi e la collaborazione strettissima (quasi simbiotica) che ne segue, definirà meglio le sue trame espressive. Tra suoni e segni c’è infatti uno spazio inquieto che piano piano inizia a riempirsi; Elisa scrive in proposito di “cercare la via del non sapere”. Nel 2008 incontra il musicista Joe Lally (Fugazi) col quale suona spesso in tour e realizza “Why Should I Get Used To It” (Dischord – 2010). Collabora con canecapovolto nelle mostre “Presente Continuo” (2008 – Francesco Pantaleone arte contemporanea, Palermo e galleria Gianluca Collica. Catania) e “Diwan” (2010 – galleria Gianluca Collica).



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