So.f.ter., il nuovo business del calcio sicuro
Forgrin®, il materiale per l’intaso dei campi in erba artificiale prodotto dal leader in leghe polimeriche, diventa protagonista di un mercato mondiale da 150 milioni. Il Gruppo forlivese prevede un fatturato 2011 da 200 milioni (+33%)
Forlì (FC), 5 Luglio 2011
SO.F.TER., leader nella produzione di leghe polimeriche per l'industria (fatturato 2010: 150 milioni), interviene con autorevolezza nella questione dei campi da calcio sintetici, da tempo al centro di polemiche. I campi attualmente in uso in Italia sono stati realizzati nella quasi totalità dei casi con materiale ricavato da pneumatici riciclati: gomma vulcanizzata che contiene sostanze dannose per la salute – tanto che la Procura di Roma, a seguito di specifiche indagini, ha definito questo tipo di campi “potenzialmente cancerogeni”.
All’Istituto Superiore della Sanità sono in corso ricerche mirate, ma per l’amministratore delegato SO.F.TER. Stefano Zocca non ci sono dubbi: «Per l’intaso dell’erba artificiale su cui i nostri ragazzi vanno a fare sport, è importante usare granuli sicuri – spiega. – Il nostro Forgrin®, compound di gomma termoplastica ricavato da materie prime vergini, non solo è totalmente riciclabile, ma è completamente esente da idrocarburi aromatici e altre sostanze tossiche».
«Un compound del genere – continua l’ad – costa ovviamente di più di un copertone macinato, ma è un materiale sano, anche dal punto di vista biomeccanico: per sua natura, il Forgrin® favorisce un’interazione ottimale del giocatore con la superficie di gioco e perciò riduce al minimo il rischio di infortuni. Inoltre abbatte i costi di manutenzione ordinaria e straordinaria, grazie alla forma arrotondata dei suoi granuli che evita la compattazione di vaste aree del campo, fenomeno che invece è assai frequente con i materiali poveri. A conti fatti, è vantaggioso anche in termini di investimento».
In Italia si realizzano circa 150 campi artificiali l’anno, per un valore di circa 4 milioni di euro; nel mondo, 6000 l’anno, per un valore di 150 milioni; «ma se tutti fossero realizzati con i compound di nuova generazione – dice Zocca – il valore del mercato sarebbe di almeno 400 milioni». Con Forgrin®, che attualmente porta un ricavo complessivo di 5 milioni di euro, SO.F.TER. punta a consolidare la propria posizione di leader nel settore dell’intaso termoplastico grazie anche al lancio di nuovi prodotti ad alte prestazioni e coperti da brevetto mondiale.
Intanto la Società romagnola prosegue nell’attuazione del suo piano di crescita per linee esterne con l’acquisizione di P-Group, azienda di Ferrara leader nel compound rigido, che porta a SO.F.TER. clienti come Bosch e altri grandi nomi dell’industria automobilistica tedesca, e che nel 2011 dovrebbe realizzare, secondo le previsioni, un fatturato di 35 milioni. «Con l’arrivo di P-Group – puntualizza Stefano Zocca – si apre per SO.F.TER. una fase di razionalizzazione delle strutture produttive dei tecnopolimeri, che coinvolgerà gli stabilimenti di Forlì e Ferrara, per migliorare le economie di scala, la logistica e l’efficienza, senza riduzioni di organico».
Altre acquisizioni sono allo studio, per ribadire in modo inequivocabile il primato di SO.F.TER come produttore indipendente con la più ampia gamma di materiali in Europa. Grazie anche a questa strategia di crescita mirata, il fatturato del Gruppo ha raggiunto i 150 milioni nel 2010 (+63%), per il 38% derivato dall’export. Grazie anche all’attesa crescita del Forgrin® in Italia e nel mondo, il management ritiene che nel 2011 si assisterà a un incremento del turnover del 33%, con il raggiungimento della soglia dei 200 milioni.