SPORT
Comunicato Stampa

Sport impossibili: il Parkour a Napoli e nel mondo

22/05/14

Sport impossibili: il Parkour a Napoli e nel mondo.

Napoli. Il ‘’Parkour’’, descritto da un giovanissimo (sedici anni), napoletano, studente al terzo anno del liceo scientifico, che lo pratica. Mi sembra interessante lasciargli la parola per entrare un po’ di più in un mondo giovane di cui sappiamo ben poco. (BiFasano)

di Alessandro Amico


"Pericoloso, insensato e inutile, i ragazzi fanno di tutto per divertirsi!"

Questa è la tipica frase delle persone che non conoscono questo sport, ma si fanno influenzare dalle notizie di ragazzini in fin di vita per essersi cimentati nel ‘’Parkour’’, ma quello che fanno e ben lontano da poter essere definito tale, e tutto naturalmente va a discapito di chi questo sport lo ama davvero, e sanno che saltare dai palazzi non è Parkour.
Per troppo tempo questi ragazzi sono stati vittima di inutili ed offensivi stereotipi, spesso
divulgati da i telegiornali, ma cominciamo col dire ciò che non tutti sanno,
Cos'è il Parkour? E’ davvero lo sport che vediamo in televisione?
« Per capire cosa è il Parkour si deve pensare alla differenza che c'è tra quello che è utile e
quello che non è utile in eventuali situazioni di emergenza. Solo allora potrai capire ciò che è
Parkour e ciò che non lo è »
(David Belle)
Il Parkour è una disciplina metropolitana che nasce in Francia negli anni '90. Questa disciplina
consiste nel percorrere un percorso prestabilito superando ogni ostacolo presente con la
maggior efficienza nel movimento possibile diventando un tutt'uno con l'ambiente, saranno poi
David Belle e Hubert Koundé a dargli il nome di Parkour, coloro che lo praticano sono detti
''Traceur'' tradotto in ''Tracciatori'.
Ma prima di tutto il Parkour è uno stile di vita. Personalmente, e come tanti altri, i valori che s’imparano sono importanti per insegnare a noi giovani il rispetto per se stessi e la conoscenza
dei propri limiti, per poter affrontare i piccoli grandi ostacoli che la vita pone davanti al cammino
di ogni essere umano. Parlo a nome di tutti i ragazzi che si sentono oppressi da queste false
credenze:
Noi non ci arrendiamo! Gli stereotipi sono solo un altro ostacolo da superare.

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Accademia dei Parmenidei
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Bianca Fasano (Giornalista)
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