Stone Italiana, lusso “green” da sceicchi
L’azienda veneta, nota nel mondo per i suoi raffinati materiali per edilizia e arredo ottenuti dal recupero di quarzo, marmo, vetro, ottiene dalla Qatar Foundation una prima commessa da 4 milioni. Altre 4 sono in arrivo. Fatturato 2011: 38 milioni; previsioni 2012: 42 milioni
Zimella (VR)
Stone Italiana – una delle aziende più all’avanguardia nella produzione di quarzo e marmo ricomposto – ha ottenuto una commessa del valore di 4 milioni di euro dalla Qatar Foundation, organizzazione non-profit fondata nel 1995 dai locali sceicchi “per lo sviluppo dell’educazione, della scienza e della società”, che conta otto facoltà universitarie internazionali. La commessa riguarda la fornitura di 30.000 metri quadri di pavimento, 28 chilometri di battiscopa e 1.300 set bagno (comprendenti piano lavabo e mensole varie) per la costruzione di un campus universitario da 33.000 metri quadri e 1.200 posti letto all’interno dell’Education City di Doha, del valore di 332 milioni di dollari.
«La sfida – spiega l’amministratore delegato Roberto Dalla Valle – è stata quella di rispettare alla lettera i canoni estetici (ndr: il design del college combina elementi della tradizione araba con lo stile della grafica contemporanea) e quelli ambientalistici fissati, che prevedevano l’utilizzo di materiali a base di vetro riciclato per realizzare motivi molto complessi. Non è stato facile, ma alla fine siamo riusciti a trovare le 500 tonnellate di vetro necessarie e a soddisfare ogni richiesta». Grazie al contributo di Stone Italiana, la nuova struttura potrà ottenere la certificazione LEED Platinum – a cui, del resto, ambisce l’intera Education City, che con i suoi 12 edifici avrà un costo di 33 bilioni di dollari.
La fornitura per la Qatar Foundation è solo la prima di altre quattro analoghe che arriveranno entro i prossimi tre anni – termine entro il quale il campus sarà completato – e che potrebbero portare a Stone Italiana un fatturato totale di 20 milioni. La società veneta si è così inserita di diritto nella lista dei fornitori ufficiali della Qatar Foundation, e in quella degli espositori più attesi del “Project Qatar 2012”, il principale appuntamento fieristico dell’area per il settore edile, che si terrà a Doha nella prossima primavera. Secondo le previsioni dei vertici aziendali, il fatturato negli Emirati potrebbe raggiungere i 25 milioni nel prossimo triennio.
Grazie anche ai costanti investimenti – dal 2007 al 2009 hanno toccato quota 25 milioni, mentre per il 2012 se ne prevedono altri per un ammontare di 2 milioni –, i materiali di Stone Italiana oggi sono tra i preferiti dei più prestigiosi studi internazionali di interior design. Per le sue raffinate lastre per pavimentazioni, piani cucina e bagni l’azienda veronese utilizza materiali di recupero quali scarti di quarzo, marmo, madreperla, vetro, metallo, miscelati con resine e coloranti in composizioni sempre diverse: veri e propri pezzi unici, anche custom-made, per un risultato estetico e qualitativo di altissimo livello, che in più soddisfa perfettamente i criteri di salvaguardia ambientale. Per gli architetti, una soluzione ideale sotto ogni punto di vista.
L’attività è iniziata nel 1979, ma oggi, in un mondo che si fa via via più attento alle tematiche ecologiche e del riciclo, Stone Italiana sta conoscendo ritmi di espansione particolarmente veloci. Nel 2011 il fatturato è arrivato a 38 milioni, in aumento del 20%; nel 2012 dovrebbe superare i 40 milioni. Nei due stabilimenti di Zimella (VR) e di Villesse (GO) operano 160 dipendenti, ma si prevedono ulteriori nuove assunzioni nell’anno in corso. L’export, con 80 Paesi raggiunti, è già pari al 50% e in crescita costante. Risultati particolarmente lusinghieri provengono da Olanda (7% del fatturato), Germania (6%), Francia (5%), USA, Russia, Cina (4%); ma soprattutto dal Qatar, dove Stone Italiana realizza l’8% del suo giro di affari e, come conferma il recente incarico di Doha, conquista commesse su commesse.