SALUTE e MEDICINA
Comunicato Stampa

Stress Alimentare: un’alimentazione non corretta può riflettersi negativamente sulla salute

“La relazione con il cibo va oltre la mera nutrizione; essa riflette il nostro modo di connetterci con le nostre emozioni più profonde. Il comportamento alimentare diventa un linguaggio del corpo, una forma di comunicazione non verbale delle nostre esperienze emotive e dei nostri bisogni più intimi.” (Alexander Lowen)

FotoViviamo in un’epoca in cui la frenesia quotidiana spesso si riflette anche nel nostro piatto. Nell’affrontare le sfide dello stress alimentare, è cruciale comprendere come una dieta sbilanciata possa influenzare direttamente la nostra salute generale. In questo articolo, esploreremo in profondità i rischi per la salute associati a una dieta non equilibrata, con un focus specifico sugli effetti dello stress e sul benessere complessivo. Il rapporto tra nutrizione, corretta alimentazione e salute è naturalmente molto stretto.

Nella storia recente del nostro Paese, sul piano della salute, si è passati dalla sottonutrizione di un terzo della popolazione negli anni Trenta al sovrappeso, che riguarda oggi quasi il 60% degli italiani, con il 21% di obesi, dati che preoccupano soprattutto in merito al crescente problema dell’obesità infantile.

La diffusione progressiva del sovrappeso e dell’obesità nel mondo rende ragione del termine globesity, coniato per indicare una vera emergenza globale, che minaccia la salute della popolazione occidentale. In Europa, l’OMS segnala che la frequenza dell’obesità è triplicata negli ultimi due decenni ed ha ormai raggiunto proporzioni epidemiche. A peggiorare la situazione c’è, poi, la sedentarietà: l’OMS stima infatti che circa il 41% degli europei non svolge alcun tipo di attività fisica nell’arco della settimana e ciò aumenta il rischio di malattie croniche.

Secondo l’Atlante delle malattie cardiache e dell’ictus cerebrale, recentemente pubblicato dall’OMS, l’alimentazione non corretta e la sedentarietà rappresentano i maggiori responsabili (preceduti solo dall’abitudine al fumo) dei 17 milioni di morti per malattie circolatorie cardiache e cerebrali. Dopo molti anni di analisi ed oltre 7.000 studi scientifici, l’American Institute of Cancer Research (AICR) e il World Cancer Research Fund (WRF), due autorevolissime società scientifiche statunitensi, hanno messo a punto un decalogo di raccomandazioni per la prevenzione del cancro a tavola, dove si sottolineano le regole della corretta alimentazione e la raccomandazione di svolgere quotidianamente 30’ di attività fisica.

Le fondamentali “regole” da seguire per una sana alimentazione, al fine di conservare un benessere prolungato per tutto l’arco della vita, sono poche e semplici. La prima regola è che nessun alimento – eccezion fatta per allergie o intolleranze – dovrebbe essere escluso da una corretta dieta (il termine deriva dal greco δίαιτα = abitudine, modo di vivere, regola) che, come la gloriosa “Dieta Mediterranea”, deve essere ricca di alimenti, completa e varia.

A livello intestinale i microrganismi psicobiotici trasformano il cibo ingerito in una serie di metaboliti che agiscono in modo positivo sul cervello, come per esempio la serotonina, l'ormone della felicità. Eventuali alterazioni della funzionalità del microbiota intestinale causate da stress o errate abitudini alimentari portano ad una disfunzione nella comunicazione intestino-cervello e dunque all’insorgenza di stress o, nei casi più gravi, di patologie.

L’alimentazione fornisce al nostro corpo l’energia e i “mattoni” indispensabili alla vita e non solo. Evidenze scientifiche hanno dimostrato che esiste un collegamento stretto tra il cervello e la pancia, assicurato sia dalla connessione sistema nervoso autonomo-sistema nervoso enterico (nervo vago, pelvico e splancnico), sia dalla contemporanea presenza, nel cervello e nel tratto gastrointestinale, dello stesso gruppo di ormoni (somatostatina, neurotensina, oppiodi ecc.). Infatti alcuni alimenti favoriscono il benessere del cervello rendendo migliore la sua capacità di gestire situazioni di stress. Per influenzare positivamente le nostre reazioni emotive agli stimoli ambientali bisogna prestare attenzione a ciò che si mangia.

Una dieta mirata riduce stress e ansia: il ruolo degli psicobiotici sotto la lente della ricerca FEM

La Fondazione Edmund Mach ha partecipato allo studio internazionale coordinato dalla University College Cork (Irlanda) che dimostra come la combinazione virtuosa di stile di vita e alimentazione incida sulla salute mentale delle persone. Focus dello studio sono gli psicobiotici, microrganismi benefici che si affiancano ai probiotici, e che operando lungo l’asse microbiota-intestino-cervello contribuiscono a migliorare le prestazioni del sistema nervoso umano.

Da questa ricerca, che in FEM ha coinvolto l' Unità di Metabolomica del Centro Ricerca e Innovazione con l'analisi dei biofluidi umani, arriva un’ ulteriore conferma dei benefici prodotti da questi microorganismi, compiendo un ulteriore passo nella direzione di un intervento preventivo o curativo attraverso l’alimentazione, di sindromi quali depressione, Alzheimer, autismo o disturbi da stress in generale.

Dalla ricerca emergono, in particolare, 4 elementi principali della dieta che sono in grado di migliorare la salute mentale: gli acidi grassi omega-3, i polifenoli, le fibre e gli alimenti fermentati. Si può realizzare una dieta bilanciata, senza dovere assumere integratori, semplicemente associando ad una dieta mediterranea elevate dosi di alimenti fermentati, come crauti, yogurt, kefir e kombucha.

“Con tutte le necessarie limitazioni date dalla durata dell’indagine e dalle dimensioni esigue del campione di studio è possibile affermare che l’adozione di una dieta mirata può rappresentare un valido strumento nella riduzione di stress, ansia e depressione - afferma Andrea Anesi, ricercatore FEM - Questa ricerca segna una svolta importante e un punto di partenza per ulteriori approfondimenti sulle potenzialità associate all’adozione di diete mirate per il trattamento dei disturbi mentali".

LA COMBINAZIONE DI FIBRE VEGETALI E CIBI FERMENTATI SVILUPPANO GLI PSICOBIOTICI
Lo studio ha considerato non singoli alimenti, ma la combinazione articolata di cibi fermentati e fibre vegetali, in somministrazioni ripetute lungo l’arco della giornata e per un periodo medio-lungo (4 settimane). Una vera e propria dieta variata, caratterizzata dunque dalla presenza di ingredienti come cavoli, porri, cipolla ed aglio, mele, banane e piccoli frutti, cereali integrali, legumi e cibi fermentati che favoriscono lo sviluppo dei microorganismi psicobiotici nell’intestino.

DIETA SBILANCIATA E STRESS: UNA CONNESSIONE PROFONDA
Una dieta sbilanciata può provocare squilibri ormonali e metabolici, amplificando il nostro livello di stress. L’assunzione irregolare di nutrienti chiave può influenzare la produzione di cortisolo, l’ormone dello stress, portando a una maggiore sensibilità agli stimoli stressanti. Questo circolo vizioso può avere impatti significativi sulla nostra salute fisica e mentale.

EFFETTI SULLA SALUTE FISICA: VULNERABILITÀ A MALATTIE E AFFATICAMENTO
Le diete sbilanciate, spesso ricche di zuccheri raffinati e cibi processati, possono contribuire all’infiammazione nel corpo, aumentando il rischio di malattie croniche. Inoltre, la mancanza di nutrienti fondamentali può portare a un indebolimento del sistema immunitario e a una maggiore vulnerabilità alle infezioni.

IMPATTO PSICOLOGICO: STRESS, ANSIA E STATI D’ANIMO INSTABILI
Uno stile alimentare non adeguato può anche riflettersi sul nostro benessere mentale. La mancanza di nutrienti come omega-3, noti per il loro ruolo nel supportare la salute mentale, può contribuire a stati d’ansia e a una maggiore suscettibilità allo stress psicologico.

I MICRORGANISMI PSICOBIOTICI E LORO BENEFICI
A livello intestinale i microrganismi psicobiotici trasformano il cibo ingerito in una serie di metaboliti che agiscono in modo positivo sul cervello, come per esempio la serotonina, l'ormone della felicità. Eventuali alterazioni della funzionalità del microbiota intestinale causate da stress o errate abitudini alimentari portano ad una disfunzione nella comunicazione intestino-cervello e dunque all’insorgenza di stress o, nei casi più gravi, di patologie.

AFFRONTARE LO STRESS ALIMENTARE CON UNA DIETA EQUILIBRATA E OMEGA-3
Il primo passo per affrontare lo stress alimentare è adottare una dieta equilibrata e consapevole. Integrare gli omega-3, può essere un elemento chiave per ristabilire l’equilibrio. Gli omega-3 sono noti per i loro benefici anti-infiammatori e neuroprotettivi, contribuendo a mitigare gli effetti dello stress sulla salute.

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Se stai cercando un modo per affrontare lo stress alimentare e migliorare la tua salute complessiva, considera l’integrazione di omega-3 nella tua dieta quotidiana. Scopri la linea di prodotti, progettata per offrire integratori di alta qualità che supportano il tuo benessere. Investi nella tua salute oggi e inizia il tuo viaggio verso una vita equilibrata e appagante.

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Riferimenti bibliografici:
• Berding, K., Bastiaanssen, T.F.S., Moloney, G.M. Boscaini S., Strain C.R., Anesi A., Long-Smith C., Mattivi F., Stanton C., Clarke G., Dinan T.G. & Cryan J.F. Feed your microbes to deal with stress: a psychobiotic diet impacts microbial stability and perceived stress in a healthy adult population. Mol Psychiatry (2022).
• https://www.nature.com/articles/s41380-022-01817-y
• Feed your microbes to deal with stress: a psychobiotic diet impacts microbial stability and perceived stress in a healthy adult population
• MInistero della salute, Centro di ricerca Alimenti e Nutrizione: Linee Guida per una Sana Alimentazione Italiana, 2018.



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