Terapisti occupazionali Agenti di cambiamento
Grande entusiasmo per il corso ECM “Change for Agency - AGIRE COME AGENTI DI CAMBIAMENTO: DALL’ANALISI DEL CONTESTO ALL’AZIONE” organizzato dall’AITO, associazione tecnico scientifica di riferimento dei terapisti occupazionali e tenuto dalla prof.ssa canadese Annie Carrier
Si è tenuto a Milano in data 22.09.2023 il corso di formazione ECM dal titolo “Change for Agency - AGIRE COME AGENTI DI CAMBIAMENTO: DALL’ANALISI DEL CONTESTO ALL’AZIONE” organizzato dall’AITO, associazione tecnico scientifica di riferimento dei terapisti occupazionali.
La docente terapista occupazionale Annie Carrier, professore associato presso l’università di Sherbrooke in Québec (Canada), ha condiviso e trasmesso le sue conoscenze ai terapisti occupazionali italiani.
Il corso ha avuto come focus il ruolo di ogni Terapista Occupazionale nel momento in cui assume la funzione di agente di cambiamento, ossia ha la volontà e capacità di difendere i valori e le scelte di un singolo individuo o di un gruppo, anche in presenza di politiche organizzative che disattendono questi scopi.
I terapisti occupazionali che agiscono come agenti di cambiamento utilizzano “la loro esperienza e influenza in modo responsabile per promuovere l’occupazione, la performance occupazionale e l’impegno occupazionale” (CAOT, 2012, p. 3)
Il sistema sanitario pubblico canadese ha molte affinità con quello italiano, ma esiste una sostanziale differenza di allocazione delle finanze tra il primo e il secondo. Secondo la docente sarebbe positivo promuovere, anche in Italia, finanziamenti a favore di agenti di cambiamento e questo può essere reso possibili solo incoraggiando lo sviluppo di nuovi studi. Questo permette di sostenere tramite prove di efficacia la possibilità da parte delle organizzazioni politiche nuovi finanziamenti, mantenendo come fine ultimo quello di aumentare la centralità della persona nel progetto riabilitativo, concentrandosi maggiormente su ciò che desidera e su ciò che necessita.
L’opinione della docente Carrier si trova perfettamente in linea con l’obiettivo principale del nuovo direttivo AITO, il quale si è posto come scopo primario quello di accrescere la ricerca scientifica in ambito di Terapia Occupazionale anche in Italia.
Una maggior consapevolezza dei benefici della terapia occupazionale e della riabilitazione in toto è fondamentale per colmare la carenza di servizi. L’OMS ha definito che una persona su tre necessita infatti di riabilitazione, efficace nel ridurre i tempi di recupero, prevenire complicazioni legate a condizioni acute e croniche e migliorare il funzionamento e il benessere fisico e mentale. La terapia occupazionale e la riabilitazione possono consentire alle persone di ritornare ad impegnarsi nella vita lavorativa, comunitaria e familiare e contribuiscono a ridurre l’isolamento sociale. La riabilitazione è rilevante per le persone durante tutto il corso della vita e attraverso il continuum dell’assistenza, per i bambini con disturbi dello sviluppo cosi come per persone con condizioni croniche o che convivono con le conseguenze di infortuni o dell’invecchiamento.
Una narrazione diversa della riabilitazione permette di prendere in carico la persona in quelli che sono i suoi bisogni effettivi, restituendole non solo la ripresa delle autonomie di base, ma permettendole, tramite l’impegno nelle occupazioni e il riconoscimento dei suoi interessi e dei suoi valori, l’autorealizzazione, il soddisfacimento dei diritti e la dignità.
L’impegno nella ricerca è quindi determinante perché la salute venga intesa non soltanto come bene individuale ma soprattutto come risorsa della comunità e pertanto come bene universale.
Rachele Simeon, Responsabile scientifico “Change for Agency”
Gabriella Casu, Presidente AITO
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