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Tessere fedeltà e SaaS binomio vincente

02/10/14

Il codice a barre tiene in pugno il cliente

Oggi proponiamo una gioco a voi lettori: aprite il vostro portafoglio o il vostro cassetto domestico, sfido chiunque a tirar fuori almeno una fidelity card, magari dimenticata, scaduta, o magari utilizzata una sola volta. Se come credo sono venute fuori almeno un paio di tessere a testa allora le strategie del marketing hanno di nuovo colpito il bersaglio nel centro. E come dargli torto? Le card sono oramai uno degli strumenti più utilizzati per guadagnarsi la fidelizzazione del cliente.

Forse ignorate il fatto che circa l’80% degli utenti finali possiede almeno una tessera fedeltà e che di conseguenza un numero sempre più crescente di consumatori condivide il pensiero che le promozioni influenzano le loro scelte d’acquisto o ancora che gli sconti e le promozioni aumentano le transazioni e il ripetersi degli acquisti da parte dei clienti. Dall’altra parte gli sconti e le promozioni sono utili alle aziende per smaltire i prodotti in stock rimasti in magazzino e ancor prima sono uno strumento che fa percepire affezione ai propri consumatori ed aiuta quindi a generare una base di clientela fidelizzata.

E’ invece chiaro a tutti che nel mercato moderno la fedeltà del consumatore è un fattore chiave per determinare il vantaggio competitivo di un’azienda. Ciò che probabilmente è meno evidente è la serie di vantaggi che l’uso delle fidelity card apportano alle aziende in quanto strumento atto a migliorare il servizio offerto ai clienti, mentre in termini puramente di marketing le card offrono la possibilità di creare delle tribù di consumatori su cui costruire delle azioni promozionali personalizzate.

Troppo spesso però riscontriamo che l’unico beneficio che viene associato all’esistenza delle carte fedeltà sia la possibilità di effettuare pagamenti rateali da parte dei consumatori così da non evidenziare risultati effettivi verso la fidelizzazione della clientela. Questo perché non ricordiamo che ogni tessera si trasforma in un registro virtuale di dati sul cliente, dall’anagrafica alle preferenze sui prodotti sino alle abitudini d’acquisto quotidiane.

In questo senso le nuove tecnologie offrono una concreta opportunità di integrazione e di ampliamento per permettere la generazione di un vero business affiancato alle altre operazioni di marketing dando la possibilità di un ulteriore sviluppo commerciale tramite il cloud.

Si pensi alle realtà commerciali medio piccole dove ogni singolo cliente rappresenta una risorsa importantissima per il proprio business, quanto queste organizzazioni potrebbero beneficiare dalle potenzialità del cloud unite alle leve del marketing? La conoscenza del cliente qui diviene elemento distintivo per la competitività nel mercato e quale strumento migliore della semplice fidelity card per attuarla?

Si pensi poi alla possibilità di usufruire di un sistema SaaS che automatizzi i processi promozionali legati ad ogni tessera, registrando volta per volta le preferenze e le abitudini dei consumatori, le possibilità offerte alle aziende si triplicano ed il risparmio in termini di risorse economiche e temporali con loro.

Di certo alla base di queste semplici parole c’è un piano di fidelizzazione studiato nei minimi particolari dalle aziende in questione, ma il cloud ed i servizi connessi ad esso possono realmente trasformare gli sforzi fatti in vantaggi competitivi concreti.
Siamo arrivati alla fine del nostro gioco e chissà se quella tessera che avevamo dimenticato nel cassetto ci tornerà utile proprio oggi andando a fare la spesa. Io ritengo di si.



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