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Tirreno-Adriatico 2015: In mezzo al caos spunta Debusschere - Viviani giù dopo un contatto con Cavendish. Malori resta leader

13/03/15

Vincitore a sorpresa nella prima tappa in linea della Tirreno-Adriatico: il primo a tagliare il traguardo diCascina è infatti il belga Jens Debusschere, portacolori della Lotto Soudal alla prima vittoria stagionale. Dopo una fuga iniziale di sette uomini (Zardini, Wyss, Konrad, Salerno, Castiblanco, Quintero e Keizer) annullata definitivamente ai meno 15 la velocità s'è alzata molto nel finale in preparazione allo sprint.

FotoPer il secondo anno consecutivo è un nome a sorpresa quello che taglia vittorioso il traguardo di Cascina nella prima tappa in linea della Tirreno-Adriatico: nel 2014 avevamo infatti applaudito il primo successo World Tour di Matteo Pelucchi, oggi facciamo lo stesso per il belga Jens Debusschere, bravissimo ad approfittare di una situazione di caos dovuta alle cadute. Il 25enne della Lotto Soudal non è uno dei velocisti più conosciuti, anche perché in squadra gli spazi più prestigiosi sono tutti presi da André Greipel, ma nell'ultimo anno e mezzo Debusschere è migliorato tanto e l'anno scorso è stato capace di vincere proprio allo sprint il Campionato Nazionale del Belgio.
Oltre che dalla bella volata di Debusschere, il finale è stato purtroppo caratterizzato da una brutta caduta proprio ai 200 metri dall'arrivo: ad innescarla è stata una sbandata netta ed improvvisa della ruota posteriore della bicicletta di Mark Cavendish, un incidente dovuto ad un salto di catena, che si è toccato con Elia Viviani che lo seguiva mandando subito a terra il veronese della Sky (fortunatamente niente di rotto). Per i velocisti italiani quindi una giornata nerissima perché assieme a Viviani è finito sull'asfalto anche Sacha Modolo mentre Matteo Pelucchi era caduto in precedenza, ai meno 11 chilometri, ed era rimasto tagliato fuori.

All'attacco in sette al km 0.
E dire che la giornata del gruppo era iniziata in modo abbastanza tranquillo con la fuga buona che era partita al primo tentativo subito dopo il chilometro 0: a prendere il largo sono stati Edoardo Zardini (Bardiani), Danilo Wyss (BMC), Patrick Konrad e Cristiano Salerno (Bora), Camilo Castiblanco e Carlos Quintero (Colombia) e Martijn Keizer (Lotto NL). I sette battistrada hanno sfruttato le rampe per Pitoro per toccare un vantaggio massimo di 6'30" con la Movistar che controllava la situazione per difendere la maglia azzurra di Adriano Malori: dopo un prologo di 5.4 chilometri la classifica è ovviamente cortissima e tutti erano pericolosi, l'olandese Keizer con i suoi 11" di ritardo è colui che a lungo è stato leader virtuale della corsa. A Wyss invece è andata la prima maglia dei gran premi della montagna.

Tira la Etixx per Cavendish.
A dare manforte alla Movistar ovviamente ci ha pensato la Etixx-Quick Step di Mark Cavendish, che la settimana scorsa non era stato molto bene ma che visto il lavoro della squadra è arrivato a Tirreno-Adriatico se non al pieno delle forze, quantomeno in condizioni fisiche più che discrete. Il vantaggio della fuga, come da copione, è crollato rapidamente e così a 30 chilometri dalla conclusione, con il gap ormai ridotto a un minuto, Edoardo Zardini è scattato nella speranza di portare via un gruppetto più piccolo che potesse dare nuova linfa all'azione: allo scalatore della Bardiani si sono accodati Cristiano Salerno e Carlos Quintero ed il terzetto è riuscito a rendere la vita un poco più dura alla Etixx, ma anche loro si sono dovuti arrendere ai meno 15.

Tante cadute nel finale.
In corrispondenza del passaggio sotto al traguardo di Cascina ai 20 dall'arrivo c'è stata la prima caduta di giornata: tra i coinvolti anche Fabian Cancellara e Filippo Pozzato ma senza conseguenze serie e tutti i corridori attardati sono riusciti a riprendere le ruote del gruppo. Ai meno 11 invece è stata l'Orica-GreenEDGE ad andare giù in blocco: almeno sei corridori della squadra australiana sono finiti a terra o comunque sono stati ostacolati da questa nuova caduta e tra loro c'era anche il britannico Adam Yates, potenziale uomo di classifica e ripartito con una ferita al mento senza perdere tempo; purtroppo qui si sono spente anche le speranze di Matteo Pelucchi di bissare il successo dell'anno scorso perché il velocista della IAM Cycling ha preso una bella botta, è riuscito comunque a terminare la tappa ma con più di dieci minuti di ritardo dal vincitore. In casa Katusha invece sono caduti Joaquim Rodríguez e Dani Moreno: il primo è arrivato con il gruppo, il secondo ha perso più di 8'.

Treno Etixx, Farrar non concretizza.
Dopo tanto lavoro durante la tappa, la Etixx-Quick Step s'è un po' defilata dalla testa del gruppo negli ultimi chilometri e anche la Giant-Alpecin s'è persa il suo velocista Luka Mezgec nel tentativo di risalire posizioni. Ad impostare il treno principale all'ultimo chilometro è stata quindi la MTN Qhubeka che ha scelto di puntare su Tyler Farrar: Edvald Boasson Hagen ha messo tutto il gruppo in fila con un'azione quasi perfetta e anche Matthew Goss ha fatto il suo lasciando l'americano in posizione perfetta agli ultimi 200 metri. Purtroppo come più volte abbiamo visto negli ultimi anni Tyler Farrar s'è spento proprio al momento dell'accelerazione decisiva e da dietro hanno avuto vita semplice a superarlo.

Sagan è 2°: domani vuole la leadership di Malori.
Il lavoro della MTN Qhubeka s'è quindi trasformato nel treno ideale per Jens Debusschere che ha scavalcato facilmente Farrar ed è riuscito a contenere la rimonta di Peter Sagan e Sam Bennett, rispettivamente secondo e terzo. Farrar ha chiuso solo quinto battuto anche da Porsev mentre, dopo il problema alla catena ed il contatto con Viviani, Cavendish s'è rialzato non riuscendo più a pedalare: nella caduta finale sono rimasti coinvolti anche Nikias Arndt e Luka Mezgec mentre alla fine il miglior italiano è risultato essere Nicola Ruffoni della Bardiani, ottavo al traguardo. Domani sempre di sprint si tratterà, ma lo strappetto di Arezzo cambierà i nomi dei protagonisti: favorito numero 1 Peter Sagan che vinse l'anno scorso e che punta alla maglia azzurra dopo che oggi con i 6" di abbuono ha appaiato Adriano Malori in testa alla classifica generale; oltre allo slovacco però attenzione a Greg Van Avermaet, Fabian Cancellara, Sep Vanmarcke, Filippo Pozzato o Edvald Boasson Hagen.

Sebastiano Cipriani



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