Tra arte e scienza : l'arte digitale di Letizia Caiazzo scopre mondi nuovi

Tra le innumerevoli manifestazioni culturali che la penisola sorrentina ha offerto in questo primo inizio d’estate, non è passata certo inosservata la meravigliosa esposizione di opere d’arte che ha visto protagonista l’artista Letizia Caiazzo.I lavori ,più di trenta, che sono stati collocati in una delle sale del particolarissimo complesso architettonico di Villa Fondi,a Piano di Sorrento, hanno allietato i visitatori tra la fine di Giugno e i primi giorni di Luglio 2011. Il percorso formativo di Letizia che l’ha vista esordire con un cospicuo numero di opere in cui si è cimentata con la tecnica della pittura digitale di cui è diventata sempre più padrona portandola ad una più approfondita ricerca e sperimentazione e all’introduzione di stili ed effetti cromatici eterogenei, ammalianti e coinvolgenti . Avremmo potuto godere di una vasta zona espositiva che la Caiazzo sarebbe stata in grado di offrirci ma sono bastati questi non pochi capolavori per effettuare una recensione significativa sia sul piano estetico che sull’eleganza stilistica.
In alcuni casi si è assistito ad un forte intersecarsi di linguaggi che pur contrastandosi tra loro tendono ad un unico messaggio come ad esempio l’uso dei piani specchiati che l’autrice trasforma in veri e propri campi semantici. E’ vero che Letizia si avvale di sistemi computerizzati per la realizzazione delle sue opere, tuttavia gli emozionanti risultati a cui perviene ci dimostrano la sua perizia e la parsimonia nell’impiego di tali tecniche poiché non travalica e non stravolge mai quelli che sono i confini tra arte e scienza. La Caiazzo ci convince che adoperando con garbo ed equilibrio questi sistemi ultramoderni arricchisce il discorso artistico senza sacrificare la propria pulsione creativa.
Senza ombra di retorica possiamo affermare che questa personale, fatta quasi tutta di inediti, attesta ancora una volta la vitalità di questa artista rendendola unica ed originale nel suo genere. La Caiazzo non anela a citazioni per rafforzare il suo messaggio, anzi in più occasioni ha elargito essa stessa la sua arte a chi ha ritenuto opportuno avvalersi del suo contributo, come dimostra la sua partecipazione alla rassegna “DIVERSABILARTE”; con le sue opere ha impreziosito molte manifestazioni artistiche, basti leggere il suo profilo biografico.
In conclusione, vorrei dire, ci si sente trafitti nel guardare i suoi capolavori che ci trascinano come per incanto verso nuovi mondi .
Li,6 luglio 2011 Vincenzo Greco e Paolo

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