MUSICA
Comunicato Stampa

Tra Respighi, sostenibilità e silenzi d’altura: l’estate lirica di Elena Bresciani

Elena Bresciani, cantante lirica di fama internazionale, è stata di recente, l’1 giugno scorso, Ospite d’onore per la Lirica al Concorso Premio Bruno Bottiroli in occasione della serata di premiazione, esibendosi con il Maestro Dragan Babic al pianoforte.

FotoElena, quali emozioni hai portato e ricevuto sul palco?

Ho ricevuto affetto e ho cercato di portare il mio mondo emotivo: il repertorio musicale del primo Novecento, in particolare Respighi e Cilea.

Nel frattempo, hai ottenuto un nuovo riconoscimento da Londra che credo tu abbia apprezzato molto, dato il valore che dai alla formazione anglosassone. Di che si tratta, esattamente?

Si chiama "Digital Transformation Award", è un riconoscimento “ecologico”, premia la sostenibilità e la “trasformazione digitale" perché la mia struttura, lo Studio di Canto che porta il mio nome, è sede del Trinity College of Music di Londra e ha aderito già da diversi anni al progetto didattico degli esami in formato digitale. Credo profondamente nel valore della sostenibilità, il mio studio filma le sessioni d’esame in digitale e le trasmette a Londra attraverso piattaforme online amministrative interne, gli esaminatori valutano gli esami che sono filmati senza soluzione di continuità, come se si svolgessero dal vivo e ci trasmettono il giudizio in PDF, dopodiché arrivano i diplomi da Londra con DHL e facciamo una grande festa a Cremona Mondo Musica con l’attribuzione annuale dei Diplomi in via ufficiale da parte dei responsabili del Dipartimento Trinity Italia. Il mondo è più vicino grazie al digitale, è il futuro! In questo modo, l’esaminatore non arriva da Londra, non prende l’aereo, i ragazzi si abituano a lavorare anche in digitale sulle piattaforme, a stare davanti a una telecamera, indispensabile requisito per il musicista contemporaneo; inoltre, non sprechiamo carta per scartoffie, le sessioni d’esami sono spalmate nel corso dell’anno e questo le rende più flessibili, quando ho un esame filmato, anche se per un solo candidato, posso richiedere la sessione d’esame online.

La mia sensibilità ambientale nasce in primis dall’amore che nutro per la natura e per gli animali, la mascotte dello Studio di Canto è la tartaruga “Otello”, ha 30 anni ed è regolarmente censita, inoltre, è una “forma mentis” di famiglia; mio marito è laureato in Scienze Agrarie e ha conseguito un dottorato in Ecologia Agraria, si occupa di ramo ambientale e compostaggio, professionalmente; quindi, per noi riciclo-riduzione-riuso sono termini etici importanti e fanno parte della nostra educazione familiare giornaliera.

Sono contenta di poter raccontare questo aspetto di me che poco si conosce, il mio studio è perlopiù ristrutturato da noi personalmente, grazie al prezioso aiuto di mio padre, si trova in uno splendido giardino, ha l’aspetto di una serra, fatto di legno e materiali a basso impatto, piante, per lo più orchidee che coltivo con amore, i mobili sono di recupero o ereditati, amiamo restaurare, ci piacciono i materiali naturali (legno, vimini)… per me è proprio un modo di vivere: sono minimalista, indosso capi vintage e second hand, restauro cose, compro ai mercatini dell’usato, uso incensi naturali per profumare gli ambienti, lampade di sale per igienizzare l’aria...


Per l’estate un po’ di meritato riposo in vista dell’autunno o c’è qualcosa in programma?

Mi aspetta tanto studio, quindi me ne andrò in montagna, nel mio eremo di Ornica, ma con tanti spartiti. Grazie alla collega e amica Denia Mazzola Gavazzeni e alla sua associazione Ab Harmoniae Onlus canterò a fine agosto Parafrasi del Christus di Donizetti, oltre ad altri brani sacri di Barber, Beretta, Prizemann e Vivaldi. Inoltre, sarò Madame de Croissy a settembre nei Dialogues des Carmelites di Poulenc, un ruolo scomodo, una priora del convento in punto di morte con dubbi di fede e a gennaio 2026 canterò a Milano con orchestra un’opera di Gnecchi nella sua prima esecuzione in tempi moderni, ma non posso dirvi molto, c’è tempo per parlarne!

Nell’augurarti, allora, il meglio per tutti questi tuoi impegni, ci lasceresti con un consiglio per prendersi cura della nostra voce con l’arrivo del caldo e gli sbalzi di temperatura?

Usate la seta per il collo la sera e pashmine di cashmere quando viaggiate in aereo o in treno, l’aria condizionata è molto pericolosa; bevete bevande calde o a temperatura ambiente come si fa nel deserto con saggezza. Vestitevi a strati e con materiali naturali e traspiranti. Coprite la testa con un foulard, un cappello di paglia o di tela quando state al sole. Buona estate di cuore a tutti i lettori!

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Francesca Ghezzani
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