Un monologo dedicato a Mia Martini nello spettacolo Radio Shame
In Radio Shame Vincenzo Ciardo e Michele Savoia raccontano tre storie: un caso di violenza tra le mura domestiche (Cassa n°10), la tragica storia di Mia Martini (e non finisce mica...Mimì!) e il dramma dell’eroina e dell’Aids (heroish – come si muore per amore).
In Radio Shame Vincenzo Ciardo e Michele Savoia raccontano tre storie: un caso di violenza tra le mura domestiche (Cassa n°10), la tragica storia di Mia Martini (e non finisce mica...Mimì!) e il dramma dell’eroina e dell’Aids (heroish – come si muore per amore).
Pesanti, dunque, i temi trattati dai tre monologhi di cui è composto lo spettacolo. Tre monologhi della durata di 20 minuti, in cui lo spettatore, però, si trova immerso in uno spettacolo piacevole. Quasi divertente. L’ironia è infatti la struttura portante di tutto il testo. Si sorride, a volte, addirittura, si ride. Perché se uno è malato non è ancora morto. Perché se uno non è morto, allora c’è speranza.
Un malato prende la medicina. Il primo giorno dice: “Non voglio la medicina. E’ troppo amara”. Il secondo giorno dice: “Oddio, di nuovo la medicina. Ho già detto che non la voglio: è troppo amara”. Il decimo giorno dice: “Non ce la faccio più a prendere questa medicina”. E poi la ingoia. Il trentesimo giorno si tappa il naso e la butta giù. Senza neanche dire una parola. Senza neanche un lamento.
A furia di prendere la pillola il malato dimentica il suo cattivo sapore. E dimentica anche perché prende la pillola. Come malati, ormai cronici, ci ingozziamo di pillole di giornalismo giorno dopo giorno: la cronaca in piccole dosi (Madri uccise, uomini mutilati, bambini violentati ecc ecc).
E come malati, ormai stanchi, ci tappiamo il naso e buttiamo giù. Ascoltiamo la Radio, la Televisione, il Giornale. E buttiamo giù. Col naso tappato, buttiamo giù. E siamo così impegnati a tapparci il naso da dimenticare che ciò che accade, accade a un palmo dal nostro naso. Ma Noi… buttiamo giù.
Per questo Radio Shame, radio vergogna. Nella speranza che si ritorni a sentire un po’ di quel cattivo sapore. Che si torni a ricordare la malattia.
Si mettono alla prova Vincenzo Ciardo e Michele Savoia con questo spettacolo. Si mettono alla prova nel triplice ruolo di autori, registi e attori. Lo spettacolo sarà messo in scena presso “la stanza di Ulisse” della gent.ma fam. Bianco in via Forcella, 67 i prossimi 5 – 6 aprile (sabato ore 21:00, domenica doppia replica ore 17:30 e ore 21:00). L'ingresso è a offerta ed è obbligatoria la prenotazione al 3291116291.
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