Un video sulla Libera Repubblica di Carnia, l'esperienza di autogoverno del 1944

Sulle montagne friulane, in Carnia, nell'estate del 1944 venne costituita una delle più importanti "Zone Libere" d'Italia. Un video ricostruisce quella significativa esperienza attraverso le testimonianze dei protagonisti

Nella parte settentrionale del Friuli, in Carnia, nell'estate del 1944, venne dato vita a un'esperienza assai significativa, con la costituzione di una vasta "Zona Libera" dagli occupanti tedeschi.
Vi si arrivò attraverso la nascita e la diffusione delle forze partigiane combattenti, raggruppatesi nelle formazioni Garibaldi e nell'Osoppo.
I buoni risultati - in termini sia di consistenza organizzativa che di efficacia militare - ottenuti dai partigiani nella montagna carnica e pordenonese, portarono all'abbandono da parte dei tedeschi di varie località, tanto da indurre i dirigenti della Resistenza friulana a dare avvio alla costituzione ufficiale della Zona libera.
Per concordare come avrebbe dovuto operare questo governo unitario e democratico, i partiti antifascisti e i comandi militari inviarono dunque in Carnia, nell'agosto del '44, alcuni dei loro più autorevoli esponenti: don Aldo Moretti "Don Lino" per la DC, Gino Beltrame "Emilio" per il PCI, Nino Del Bianco "Celestino" per il Partito d'Azione, Manlio Gardi "Bruto" per il PLI; Mario Lizzero "Andrea" comandante della Garibaldi e Romano Marchetti "Cino Da Monte" dell'Osoppo, in quanto dirigenti delle formazioni armate, svolgevano la funzione di garanti.
La testimonianza di due di questi personaggi di spicco della resistenza friulana, Nino Del Bianco e Romano Marchetti, assieme a quella di un partigiano garibaldino, Giancarlo Franceschinis "Checco", commissario del Battaglione "Leone", costituiscono il telaio dell'ultimo lavoro di Dino Ariis, "1944, Carnia libera! La Repubblica di Ampezzo", un video nel quale, attraverso un montaggio serrato, le testimonianze incrociate dei protagonisti, assieme a filmati d'epoca e riprese attuali, portano a definire il quadro generale ed il significato di quelle vicende.
Dino Ariis, con la Nn-media, ha già realizzato importanti lavori sul periodo della guerra in Friuli, quali "Avasinis luogo della memoria" (in collaborazione col Centro di Documentazione e col patrocinio del Comune di Trasaghis) e "Pramosio il giorno dell'infamia" (col patrocinio del Comune di Paluzza e della Secab).
Le interviste ribadiscono che il centro propulsivo della Zona Libera fu la Giunta di governo costituita ad Ampezzo (di fatto la capitale del nuovo organismo) il 26 settembre 1944 e composta dai partiti e dai rappresentanti delle "organizzazioni di massa. La Giunta carnica si diede una vero e proprio apparato di governo: Ispettorati adibiti alla realizzazione delle misure nei vari campi: giustizia, istruzione, finanze, foreste, rifornimenti, polizia, sanità, lavori pubblici; Commissioni, Sovrintendenze. (e assai interessante risulta la testimonianza di Del Bianco che, in quell'esperienza, fu "ministro" dell'Istruzione).
I principali Decreti della Giunta riguardarono l'amministrazione della giustizia, la scuola, il sistema fiscale, il patrimonio boschivo, l'approvvigionamento alimentare, i prezzi, l'ordine pubblico (e la lucida memoria di Romano Marchetti ricostruisce i diversi provvedimenti). Tra i principali punti innovativi proposti, l'abolizione della pena di morte e l'estensione del voto alla componente femminile.
La vita della Repubblica e del suo governo fu comunque assai breve, perché dall’inizio di ottobre l'Alto Comando germanico, giudicando intollerabile che in un territorio assoggettato al Reich vi fosse addirittura un contropotere, scatenò una massiccia offensiva che spazzò via ogni cosa, nonostante la strenua resistenza militare opposta dai partigiani, come rievocato efficacemente nel video da Franceschinis.
Questa esperienza fu comunque un momento di straordinario significato, perché non solo dimostrava che ci si poteva opporre con successo al nazifascismo, ma puntava a realizzare concretamente alcuni dei principi fondamentali che sarebbero stati sanciti poi nella futura Costituzione della repubblica.
Il video di Dino Ariis, realizzato anche con la collaborazione del Centro di Documentazione sul Territorio di Alesso di Trasaghis, è stato trasmesso dall'emittente Telefriuli ed è stato recensito favorevolmente sulle pagine di diversi organi di informazione; sarà possibile prenderne visione anche durante il congresso dell'Anpi che si terrà a Gemona del Friuli a inizio settembre.

Licenza di distribuzione:

INFORMAZIONI SULLA PUBBLICAZIONE

Centro di Documentazione sul Territorio e la cultura locale - Alesso di Trasaghis

Responsabile account:
Pieri Stefanutti (Responsabile Centro Documentazione sul territorio)

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