SOCIETA
Comunicato Stampa

Una piazza 'solo' democratica

16/10/10

Roma 16 ottobre con la Fiom

Per Sacconi è politica, per Maroni è infiltrata, per Confindustria reazionaria, per i lavoratori è semplicemente democratica. Nello spirito con cui è stata promossa e nella piattaforma su cui è stata convocata. La manifestazione, indetta a Roma dalla Fiom-Cgil, sarà un appuntamento pacifico e partecipato, come è tipico della lunga tradizione di questo grande sindacato metalmeccanico. Diritti, democrazia, legalità, contratto, lavoro sono le parole d’ordine della piazza, ma anche i pilastri democratici da difendere. Perché una cosa appare certa: da parte del governo è stata lanciata un’offensiva ai danni dei lavoratori, un’offensiva che si fa scudo della crisi cercando di realizzare una contrazione dei loro diritti. Passaggio fondamentale di tale operazione è la morte del contratto nazionale, a vantaggio di intese ‘locali’ in cui il lavoratore singolo, solo davanti al datore di impiego, ha meno forza per tutelare i suoi interessi. Conseguenza inevitabile: la riduzione ai margini del sindacato, in particolare quello che come la Fiom non si piega a ratificare la fine della concertazione, a vedere bruciato lo Statuto dei lavoratori, ad assistere al tramonto della stagione dei diritti (sciopero, manifestazione del pensiero, malattia, mensa, turni e orari dignitosi). Prove generali di questa operazione neo-autoritaria sono stati la vicenda Pomigliano, ma anche l’intesa sul rinnovo del contratto dei metalmeccanici, il quale ha visto l’esclusione della Fiom e la mancanza di un referendum fra i lavoratori che la legittimasse. Terreno di sperimentazione: il mondo delle tute blu. Protagonista: la dirigenza Fiat, ma soprattutto la Confindustria , il governo e gli altri sindacati. Perché Pomigliano e i metalmeccanici sono stati concepiti come il trampolino di lancio di un modello di relazione sindacale/industriale che Sacconi, Tremonti, Marcegaglia e gli imprenditori ‘Marchionne style’ vorrebbero estendere all’intero mondo del lavoro. Perciò la manifestazione di Roma non potrà che vedere una partecipazione di tutti i cittadini in quanto lavoratori, perciò la manifestazione di Roma è un appuntamento in difesa della democrazia che sul lavoro si fonda, come recita la nostra Costituzione. Per questo suo carattere, oggi ‘rivoluzionario’ visti i tempi di neoschiavismo di ritorno, importanti esponenti del governo stanno cercando di delegittimarla. Come? Facendo leva sul rischio ordine pubblico, strumentalizzando spettri del passato terroristico e incamminandosi sui sentieri pericolosi e opachi di una aggiornata strategia della tensione. Niente di più estraneo ad una piazza che manifesta un solo desiderio: scendere pacificamente per le strade, esercitando così un proprio diritto, a difesa di altri diritti che teme siano sotto attacco. Tanto da poter contare sull’adesione di alcune forze politiche, di diverse associazioni e di tanti movimenti. Tanto da poter sperare nella partecipazione dei cittadini e dei lavoratori senza alcuna differenziazione. Una piazza, dunque, semplicemente democratica. Della Fiom, delle tute blu, ma anche e soprattutto di tutti noi. Luigi de Magistris



I due cortei della manifestazione della Fiom di sabato 16 ottobre partiranno da piaza della Republica e da piazzale dei Partigiani, davanti alla stazione Ostiense (l'appuntamento è per le ore 13.30). . I due cortei confluiranno in piazza San Giovanni in Laterano, per il comizio conclusivo.

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