GASTRONOMIA
Comunicato Stampa

Uno chef, con il supporto della ICCJ, ha portato l’agroalimentare italiano in Giappone

14/04/17

Intervista a Elio Ermanno Orsara, chef ed imprenditore al centro di un’attività variegata (ristoranti, un forno, una società di catering, una di import/export e una di produzione di prodotti tipici calabresi) protesa al mercato giapponese. E’ un’altra emblematica storia del progetto “Fare impresa all’estero si può”, un racconto colmo di verità, passione ma anche di quelle problematiche che l’imprenditoria italiana deve, ogni giorno, affrontare nella sua trasferta nel mondo. Parole chiave: Made in Italy di alta qualità e poi poliedricità, capacità di relazione, testardaggine ed entusiasmo

FotoElio Ermanno Orsara, proveniente dalla Calabria, si avvale della collaborazione della Camera di Commercio Italiana in Giappone – ICCJ e racconta la sua esperienza nel settore della ristorazione in Giappone e di come ha creato la Kioi Corporation K.K, che è proprietaria del ristorante “Elio Locanda Italiana” e “Elio Catering Service” ma non solo… “Tutta la mia attività” afferma “è cominciata agli inizi degli anni ’90: la prima impressione che ho avuto della ristorazione italiana in Giappone è stata che la cucina del Belpaese fosse principalmente costituita da ‘family restaurant’ e non da ‘fine dining’ perché era stata importata, dopo la seconda Guerra mondiale, dagli Italo-americani. A questo volevo rimediare e, finalmente, nel 1996, ho aperto il mio ristorante ‘Elio Locanda Italiana’ a Kojimachi (Tokyo). Da quel momento ho iniziato numerose collaborazioni su diversi progetti (tra le altre, con l’azienda Natori, con Caffè Armani a Hong Kong, con Expo 2005 ad Aichi e con il pop-up store Lamborghini Christmas Cafè a Omotesando)”.

Orsara passa poi ad elencare le altre attività che ha creato: “nel 2009 ho iniziato la mia attività di import di prodotti alimentari calabresi, culminata con la creazione di un’azienda e l`apertura nel 2010 del sito di ecommerce di prodotti genuini italiani VERA@ITALIA. Nel 2011 ho aperto ‘Elio Antica Forneria’, un ristorante più casual rispetto alla ‘Locanda’, caffè, enoteca e panetteria artigianale. Quattro anni fa, finalmente, ho potuto realizzare uno dei miei sogni: ho inaugurato il primo caseificio in Giappone per la produzione di formaggi tipicamente calabresi utilizzando il miglior latte biologico locale, la ‘Fattoria Bio Hokkaido’. Per realizzare questo sogno ho dovuto superare ostacoli immensi, basti pensare che mai prima di allora in Giappone era stata concessa ad uno straniero la licenza per lavorare il latte fresco; mi sono avvalso, naturalmente, della tecnica, dei macchinari e del know how italiano. Aggiungo infine che produco vino e olio in Italia che vengono importati in Giappone mentre, sul versante della produzione giapponese, i prodotti ‘Fattoria Bio Hokkaido e ‘Made in Hokkaido by Italians’ sono ben avviati e si trovano ormai in molti supermercati high-level, mentre per quanto riguarda la produzione di salami calabresi di ‘Antica Salumeria’ dobbiamo ancora darci molto da fare e lavorare sodo”.

Questo ‘portatore’ della tradizione agroalimentare italiana in Giappone fa poi qualche considerazione sulle difficoltà di fare impresa nel paese nipponico: “il Giappone è un paese difficile. Proprio quando, anche dopo tanti anni, si crede di averlo capito, ci si rende conto che non si è compreso nulla! Bisogna infatti essere sempre cauti e ricordarsi che questo Paese è un’isola; senza la piena fiducia della gente non si conclude nulla perché, a volte, quest’ultima vale quasi più della bontà del prodotto. Dopo che, però, con tanta fatica, si riesce ad ottenere questa fiducia, il Paese del Sol Levante offre opportunità illimitate. Nel settore della ristorazione c’è molta concorrenza dalla Francia per quanto riguarda la ristorazione e i vini e dal Cile per le particolari agevolazioni commerciali di cui gode in Giappone, ma i principali competitor rimangono Australia e Cina”. Un vero e proprio racconto colmo di verità, passione ma anche di quelle problematiche che l’imprenditoria italiana deve, ogni giorno, affrontare nella sua trasferta nel mondo e proprio su questo Orsara aggiunge concludendo: “l’aspetto psicologico più importante è la sicurezza di rappresentare il miglior prodotto e di offrire qualcosa di speciale, che gli altri non possiedono”.

Martina Saldi, Sales & Communication Manager della Camera di Commercio Italiana in Giappone – ICCJ, spiega come siano “molti anni che la ICCJ supporta le realtà imprenditoriali in Giappone ed Elio Ermanno Orsara, ad oggi uno dei più grandi esponenti della cucina calabra nel paese nipponico, fa parte del nostro network. L’aspetto fondamentale e più positivo nell’azione da noi svolta in supporto al cliente è la fidelizzazione del network che riconosce in noi e nei ristoratori italiani in Giappone una 'seconda casa'”.

“Fare impresa all’estero si può” è un progetto di comunicazione digitale di Assocamerestero in collaborazione con la ICCJ.

Contatti:
http://www.elio.co.jp/en - http://eliofishing.blogspot.jp - http://www.iccj.or.jp



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