Valentine... e le altre: la ricca storia Olivetti in mostra a Padova dall'8 febbraio
La mostra “Valentine... e le altre”, che si tiene a Padova presso il Centro Culturale Altinate dall’8 febbraio al 10 marzo 2013, presenta una selezione tratta dalla Collezione Bortolussi delle macchine da scrivere e da calcolo prodotte da Olivetti dal 1950 alla fine degli anni ‘70.
La produzione Olivetti di quegli anni costituisce un emblema di quella capacità di sintesi tra “utilità e bellezza” che contraddistinse la grande stagione del design italiano del dopoguerra. La necessità di coniugare gli aspetti funzionali dei prodotti industriali a contenuti estetici e formali che li rendessero gradevoli fu una straordinaria intuizione di Adriano Olivetti, uomo di cultura e imprenditore visionario che mutò le regole della produzione industriale e del rapporto tra impresa e società.
Nell’utopia di Adriano Olivetti bellezza e utilità unificano gli obiettivi di impresa, cultura e società e si esprimono in ogni aspetto del prodotto industriale, dal design della macchina alla scelta del carattere di stampa.
Se riascoltiamo il discorso di Steven Jobs all’Università di Stanford del 2005 (“Stay hungry, stay foolish”), che racconta come proprio i font di scrittura siano stati tra le ispirazioni fondamentali nel concepimento dei primi “Mac”, e se osserviamo la ricerca della bellezza che contraddistingue i prodotti della Apple, possiamo apprezzare sino in fondo quanto anticipatrice e visionaria sia stata l’utopia di Adriano Olivetti.
Quasi settanta anni fa ad Ivrea, piccolo centro del Canavese, l’Olivetti con le proprie macchine affermava quel “diritto alla bellezza” che oggi consideriamo come una caratteristica irrinunciabile dei prodotti industriali.
© Pensi che questo testo violi qualche norma sul copyright, contenga abusi di qualche tipo? Contatta il responsabile o Leggi come procedere