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Comunicato Stampa

Velocità in Circuito: Portimão da dimenticare per Trentin

L'apertura della GT Cup Open Europe non sorride al pilota di Carmignano di Brenta, già proiettato verso il riscatto futuro.

Mertel MotorsportNel recente fine settimana si è aperto il sipario sulla GT Cup Open Europe, in occasione del primo appuntamento all'Autódromo do Algarve di Portimão.
Dopo aver assaggiato la serie continentale lo scorso anno Mauro Trentin, quest'anno impegnato a tempo pieno al volante della Ferrari 488 Challenge Evo di Mertel Motorsport condivisa con Tommaso Lovati, è già orientato al prossimo impegno dopo un weekend opaco.
Archiviate le sessioni di libere, finalizzate principalmente a riprendere la giusta confidenza, si passava alle qualifiche ma il risultato non era dei migliori, quinta posizione in PROAM e diciottesima assoluta nel primo turno, seguito dalla settima di categoria e dalla venticinquesima nella generale nella seconda tornata con i track limits a farla da padrone in entrambi i casi.

“Non siamo mai riusciti ad essere competitivi” – racconta Trentin – “ma a pesare sul nostro rendimento è la regola del BoP. Le Porsche hanno avuto un vantaggio incredibile qui in Portogallo mentre noi ne abbiamo fatto le spese. In qualifica non abbiamo mai avuto un giro pulito, tanto traffico in pista. Nel mio caso mi sono stati tolti tutti i giri lanciati, a causa di track limits rivedibili, e mi sono qualificato con il giro di uscita. Uno dei miei weekend più neri.”

Il Sabato e la Domenica accendevano la sfida con le due gare in programma ma per il pilota di Carmignano di Brenta, al via per i colori di Xmotors Team, la musica non cambiava.
Un problema di natura tecnica si traduceva in un ritiro in gara 1 mentre al secondo semaforo verde acceso l'avvio era decisamente migliore, sfruttando la bagarre creatasi in testa.
Il recupero di diverse posizioni veniva purtroppo vanificato dalla differenza di prestazione con la concorrenza, tramutandosi nel sesto posto di classe PROAM e nel ventesimo assoluto.

“Le gare hanno seguito lo stesso filone del nostro weekend – aggiunge Trentin – “e, dopo esserci ritirati in gara 1 per un problema di natura tecnica, eravamo riusciti a partire meglio in gara 2, recuperando terreno grazie ad un po' di caos che si era creato davanti a noi. Alla lunga un setup non ottimale ed un BoP penalizzante ci ha costretti a fare il passo del gambero. Ci auguriamo che questa differenza con le Porsche si sia verificata solo su questo tracciato.”

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